L’arazzo di Zurla mostrato ai ragazzi alla Pieve di San Siro

L’arazzo di Zurla partito per il suo viaggio verso Milano sabato scorso dal Museo di Nadro della Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua nella sua permanenza a Capo di Ponte, la sua sede naturale e comunque provvisoria. La grande stoffa di una decina di metri con dipinti i segni preistorici (da Torri Lana 1885 di Gandino) oggi alle ore 10 sosterà alla Pieve di San Siro dove Marco Milzani, direttore della cooperativa edolese, lo presenterà ai ragazzi delle scuole. Nel pomeriggio alle 15 l’arazzo verrà esposto al Museo nazionale della Preistoria di Valle Camonica e qui si terrà un incontro di riflessione sui segni alla presenza di Maria Giuseppina Ruggiero, direttrice del Museo, dell’archeologo Alberto Marretta, direttore scientifico del Parco archeologico comunale di Seradina e Bedolina, di Paolo Rondini, camuno, e laureato in archeologia classica, di Sara Donati, Sara Galli ed Elena Turetti, disegnatrici dell’arazzo, di Marco Milzani e del presidente del Gruppo Istituzionale di coordinamento del Sito Unesco camuno Sergio Bonomelli. Sempre a Capo di Ponte nel Parco di Seradina/Bedolina domani alle ore 10 sarà proiettato «PassparZeus! – La nascita del popolo camuno» del regista Andrea Grasselli ed a seguire si terrà «un viaggio» tra le rocce incise con la visionaria guida della Cooperativa Il Cardo e dell’archeologa Federica Nember.•. L.R.

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