MEMORIE

L’attesa è quasi finita: il monumento a Pantani si presenta il 26 giugno a Plan di Montecampione

Il bozzetto  del monumento di prossima inaugurazione
Il bozzetto del monumento di prossima inaugurazione
Il bozzetto  del monumento di prossima inaugurazione
Il bozzetto del monumento di prossima inaugurazione

Era il 4 giugno del 1998, 19esima tappa dell’ottantunesimo Giro d’Italia, quando Marco Pantani conquistava il traguardo del Plan di Montecampione. Dopo 23 anni, quella località si trasformerà in simbolo: della potenza del Pirata e luogo della memoria di un campione. Succederà col monumento che sarà inaugurato sabato 26 giugno. Lo ha voluto il Got (Gruppo operatori turistici) della Valcamonica, che aveva lanciato l’idea nel 2017 in previsione del ventesimo anniversario di quella vittoria. L’opera, realizzata dallo scultore Mattia Trotti grazie al sostegno economico di enti pubblici, di imprese e privati cittadini, avrebbe dovuto essere innalzata nel 2018, poi uno slittamento al 2020 e quindi la pandemia che ha costretto a dilatare ulteriormente i tempi. Che però ora sono maturi. Le prescrizioni legate a distanziamento, mascherine e limitato affollamento, dovranno essere rispettate, ma l’obiettivo è raggiunto e la statua a Marco Pantani dal Plan di Montecampione potrà raccontare a tutta la valle e agli appassionati di ciclismo che cosa abbia rappresentato quell’impresa. In acciaio corten lo ritrae sopra la sua bici, a braccia aperte, così come lo hanno immortalato le immagini di quell’arrivo. Se in un primo momento qualche problema lo ha procurato la Sovrintendenza, a causa dell’eccessiva altezza del basamento che supporta la statua, ora tutto sembra essere risolto. L’inaugurazione dovrebbe prendere il via dal cinema di Darfo Boario, per poi salire in corteo al Plan. «Questo monumento è destinato a diventare una attrattiva turistica e meta di appassionati ciclisti - dice la sindaca di Artogne -. E la speranza è che in futuro qui torni una tappa del Giro». «Il turismo sportivo è fatto di emozioni da ripercorrere - sostiene Silvia Schiavini del Got - e chi affronterà le scalate della Valcamonica lo potrà fare sul solco delle fatiche di Pantani». D.Ben.

Suggerimenti