L’Avis di nuovo tra i banchi per una scuola di solidarietà

di L.RAN.

Lo hanno battezzato «Progetto Avis», è un affermato concorso di scrittura che è servito a creare un rapporto diretto tra la sezione Avis di Niardo e i ragazzini della scuola media del paese. Un rapporto che ancora un volta il capogruppo Olimpio La Casa, insieme al dirigente scolastico Paolo Gheza, ha rilanciato promuovendo quest’iniziativa dedicata all’approfondimento del tema del dono; non solo di sangue. Seguendo una prassi consolidata, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi ai donatori di sangue grazie a un incontro informativo tenutosi in classe e curato dai responsabili della sezione di Brescia. Con il supporto delle due insegnanti Loretta Bellesi e Fiorella Sessa, che sostengono l’iniziativa, gli studenti hanno poi svolto il loro tema sulla donazione mettendo in difficoltà la commissione che ha dovuto esaminare i lavori fatti. Dei 37 scritti presentati dalle classi prima e seconda sono stati giudicati meritevoli del primo premio quelli firmati da Omar Sorteni (della seconda E) e da Sophia Donina (della seconda F), mentre Gianluca Donelli e Matteo Salvetti si sono classificati al secondo posto. Alla cerimonia di premiazione, che è stata ospitata dall’aula magna della scuola, oltre al capogruppo avisino e al dirigente scolastico hanno partecipato il donatore ed ex capogruppo storico Pietro Morosini, Gian Mario Farisè, figlio di un grande donatore e dirigente avisino, e il sindaco Carlo Sacristani. È stato quest’ultimo, rivolgendo agli studenti l’invito a diventare da grandi donatori di sangue, a ricordare un episodio familiare che ha riguardato suo padre Sebastiano: «Tra i primi in Valcamonica mio padre si sottopose con successo al trapianto di cuore (venne operato dal professor Lucio Parenzan a Bergamo) ed ebbe bisogno di molto sangue: da allora mi sento legato ai donatori, per i quali provo affetto e riconoscenza». •

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