L’azzardo politico di Pisogne è riuscito: l’opposizione di centrosinistra con l’innesto della Lega ha conquistato il Comune portando in sala consiliare il neo sindaco Federico Laini. La conta dei voti ha premiato il giovane avvocato: 26 anni, in politica da 5 (è stato nella coalizione Passione per Pisogne coordinata da Gabriele Ceresetti nel 2014), governerà il paese della bassa Valcamonica nel prossimo quinquennio alla guida della civica «Crea Pisogne», che è riuscita appunto nell’impresa di riunire le «Passione per Pisogne» e «Insieme per Pisogne» in minoranza in questi anni, e ad attirare esponenti di «Pisogne è anche tua» e della Lega. Più trasversale di così.... L’USCENTE Diego Invernici ha dovuto capitolare battuto da un 54,26% contro il suo 45,74%, espressione di 2.726 voti a 2.298, con 428 consensi di differenza. È raggiante, Laini: «Non vedo l’ora di iniziare - dice circondato dalla sua squadra - sono al settimo cielo. Volevamo vincere, ce l’abbiamo fatta. Un risultato frutto di impegno e lavoro, ascolto e proposte. Sto già pensando a cosa dovrò fare a partire da domani». Laini ha superato Invernici conquistando 8 seggi su 12. Un successo forse inatteso, perché battere Invernici non era certo facile. Soprattutto alla luce dell’analisi sulle elezioni europee, col trionfo della Lega anche a Pisogne (2.615 voti contro il Partito democratico, che ne ha raccolti 944). «Ci abbiamo sempre sperato - continua -. Sapevamo di avere lavorato bene nei mesi precedenti alle elezioni, eravamo e siamo convinti che in un Comune contano più le persone che i partiti. Abbiamo condotto una campagna elettorale fatta di proposte concrete e da oggi in poi la nostra missione sarà attuarle. Lavorando con l’umiltà che ci ha contraddistinto fino a ora. Abbiamo presentato le nostre idee con serietà - conclude -. Abbiamo deciso di non fare promesse irrealizzabili, ma di garantire le cose che riteniamo essere più importanti, come la vicinanza ai nostri concittadini». Col nuovo sindaco, tra i più giovani che Pisogne abbia mai avuto, ci saranno Gigliola Bonetti, Teresa Bruzzese, Matteo Domeneghini, Anna Nessi, Oreste Risi, Giovanni Bettoni, Claudia Zanardini e Nicola Musati. •