Anticipo d’inverno in alta Valle Camonica. Complice la sensibile diminuzione delle temperature, le precipitazioni degli ultimi giorni, in particolare quella dell’altra notte, hanno imbiancato le vette e portato la neve dai 1500 metri. Risalendo la statale da Ponte di Legno, i prati e i boschi cominciano a mostrare la classica veste invernale fin dalla stazione intermedia della cabinovia, mentre ai 1883 metri del valico tra Lombardia e Trentino il metro affonda per più di una ventina di centimetri, quasi mezzo metro ai 3mila del Presena. SUL GHIACCIAIO, grazie alla colonnina di mercurio che è precipitata di parecchi gradi al di sotto dello zero, alla neve naturale si è aggiunta una discreta quantità di quella prodotta dai cannoni. «In passato ha nevicato copiosamente anche alla fine di settembre - ricorda un anziano impegnato a ripulire col badile il piazzale del negozio di articoli sportivi del figlio -. Speriamo sia di buon auspicio per una stagione che purtroppo si annuncia densa di incognite e problemi, che temo vedrà sciare molta meno gente rispetto allo scorso anno». Preoccupazione e incertezza prevalgono, come del resto in tutta Italia per una situazione che rischia di diventare a breve drammatica, anche tra i vertici delle società impiantistiche, del Consorzio Pontedilegno Tonale e delle associazioni albergatori e ristoratori. «Siamo in attesa innanzi tutto delle linee guida nazionali sugli impianti di risalita - premette Vania Zampatti responsabile della comunicazione della realtà consortile - ma il nostro tavolo tecnico si è già riunito più volte in queste settimane per cercare le modalità migliori per poter gestire in sicurezza l’afflusso e per capire come organizzare la presenza degli sciatori». «STIAMO anche sviluppando un sistema informatico - aggiunge Zampatti - che ci permetterà di sapere in tempo reale quante persone saranno in attesa alla partenza dei vari impianti. Questo aiuterà soprattutto agli utenti a potersi orientarsi su una determinata seggiovia piuttosto che su di un’altra. Il tutto - prosegue - avverrà tramite un applicazione, che invito tutti gli appassionati intenzionati a sciare nel comprensorio dell’alta Valle a scaricare dal nostro sito così da poter disporre anche di questo tipo di informazione». «Sarà un inverno diverso rispetto a tutti gli altri che abbiamo vissuto - conclude Zampatti - ci aspettiamo una presenza molto più massiccia di nostri connazionali, sulla falsariga di quanto è avvenuto a Ferragosto, visto che sull’estero non sappiamo ancora come si svilupperà la situazione e soprattutto che obblighi avranno eventualmente per una vacanza gli ospiti stranieri». • © RIPRODUZIONE RISERVATA