La casa dei pescatori strappata all’incuria

di Claudia Venturelli
I volontari dell’associazione pescatori di Darfo sono già al lavoro per ripulire la grande area abbandonataServirà del tempo per intervenire e rimettere in funzione le vascheDisboscare adesso è la priorità
I volontari dell’associazione pescatori di Darfo sono già al lavoro per ripulire la grande area abbandonataServirà del tempo per intervenire e rimettere in funzione le vascheDisboscare adesso è la priorità
I volontari dell’associazione pescatori di Darfo sono già al lavoro per ripulire la grande area abbandonataServirà del tempo per intervenire e rimettere in funzione le vascheDisboscare adesso è la priorità
I volontari dell’associazione pescatori di Darfo sono già al lavoro per ripulire la grande area abbandonataServirà del tempo per intervenire e rimettere in funzione le vascheDisboscare adesso è la priorità

L’inizio dell’attività a Darfo risale ai primi anni Settanta. Fu quello in periodo in cui la pescicoltura raggiunse il suo massimo splendore prima di un lento ma inesorabile declino, accompagnato dal cambio di alcune gestioni, da numerosi appelli per non lasciarla morire e da tanti sogni infranti. Oggi però è arrivato il tempo della rinascita, che è anche la rinascita di un territorio, di una passione, di un luogo caro ai pescatori ma non solo. IL COMUNE, proprietario della struttura, ha firmato un accordo con la sezione pescatori sportivi della città; una convenzione che durerà almeno per i prossimi sei anni e vedrà rifiorire non solo le vasche ma tutto ciò che le circonda, puntando a trasformare la vecchia pescicoltura in una scuola di educazione ambientale e di pesca. Dopo diverse gestioni infatti l’area oggi è in cura (letteralmente visto lo stato di abbandono in cui versa) ai tanti volontari che hanno preso a cuore il progetto che sarà dedicato al cavalier Giovanni Verga, storico presidente dell’associazione dei pescatori scomparso a fine 2018, che tanto ha dato al progetto sportivo della sua Darfo. L’idea è ambiziosa, ma la buona volontà e l’olio di gomito di certo non mancano. La struttura è stata ridimensionata ma è abbastanza grande per accogliere le vasche all’interno delle quali saranno allevati pesci ma anche gamberi d’acqua dolce. Si pensa anche a un’aula didattica nella quali i ragazzi delle scuole (non solo del circondario) potranno conoscere meglio l’ittiofauna locale e il fiume Oglio che attraversa tutta la Valcamonica. DOPO ESSERSI avvicinata ai ragazzi fragili e diversamente abili con le giornate di pesca dedicate all’Archeopark, la sezione pescatori sportivi di Darfo adesso pensa anche agli studenti, nell’intento di ridare una cornice dignitosa a questo luogo, perché possa essere prima fatto rifiorire e poi consegnato alle nuove generazioni. Tra gli obiettivi dell’associazione anche la tutela dell’ambiente, la riqualificazione del paesaggio e la promozione del territorio. Un piccolo sogno che si realizza, quello della pescicoltura, per il Comune e per la sezione oggi guidata da Riccardo Lorenzetti: servirà qualche mese per ripulire l’area, poi le attività potranno spiccare il volo. Intanto l’estate entra nel vivo, con la sezione pescatori di Darfo impegnata anche nel corso di pesca teorico e pratico per ragazzi. Dal 15 al 19 luglio istruttori ambientali certificati insegneranno biologia ittica e tecniche ai partecipanti in erba. Le iscrizioni, massimo venti, si ricevono al numero 3408237326. L’estate getta l’amo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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