La cultura sfrattata si trasferisce in radio

Uno degli appuntamenti in presenza della rassegna «d’Ada»
Uno degli appuntamenti in presenza della rassegna «d’Ada»
Uno degli appuntamenti in presenza della rassegna «d’Ada»
Uno degli appuntamenti in presenza della rassegna «d’Ada»

•• All’esordio si era presentata naturalmente seguendo le modalità «normali», coinvolgendo il pubblico in incontri in presenza. Poi, anche la rassegna culturale che ha provato a riaccendere un faro sull’importanza e la ricchezza dell’arte, del design e dell’architettura della Valcamonica e del Sebino ha dovuto adeguarsi alle restrizioni sanitarie, e così «d’Ada» si è evoluta diventa un podcast, con una trasmissione radiofonica sulle frequenze di Radio Voce Camuna. Si intitola «Voci viaggianti. Storie di arte e architettura in Vallecamonica» e sarà trasmessa la domenica alle 11 a partire dal 14 marzo curata da Eletta Flocchini con Giorgio Buzzi e Marco Farisoglio di d’Ada. «Il concept del programma - racconta Flocchini - è nato nei mesi scorsi durante il lockdown, con l’obiettivo di sperimentare una nuova modalità di racconto attraverso la creazione di un vero e proprio prodotto editoriale e giornalistico, integrato da un supporto tecnico specializzato. Una sintesi che possa intercettare un pubblico eterogeneo di ascoltatori radiofonici e utenti del web, attraverso il podcast». Un’idea che ha incontrato la volontà della storica radio camuna di avviare una nuova narrazione in ambito culturale legata appunto al patrimonio storico e artistico locale. Ecco che inizia il viaggio: il treno che corre lungo la Valcamonica diventa il filo narrativo del programma. «Ogni puntata è dedicata a un tema e a una tappa, nella quale gli ascoltatori/passeggeri vengono accompagnati nel racconto del patrimonio locale in un excursus cronologico che va dall’arte rupestre a quella contemporanea, dalla preistoria alla modernità». Non mancherà il contributo di storici dell’arte, archeologi, studiosi, architetti e figure di riferimento culturale in ambito valligiano ma anche nazionale, proprio come accadrebbe nelle puntate vis-à-vis della rassegna che tornerà, pandemia permettendo, a settembre, dopo l’edizione ridotta dello scorso autunno. Intanto si sperimenta facendo incontrare la radio con il podcast. «Voci viaggianti - chiude Eletta Flocchini - si presenta quindi come un primo “case study” nella metodologia della comunicazione del patrimonio culturale della Valle dei Segni, una novità nella promozione del territorio attraverso un linguaggio innovativo». Dieci puntate a cadenza settimanale che si potranno ascoltare anche in streaming sul sito www.vocecamuna.it, sul canale 750 del digitale terrestre e sulle piattaforme Spotify e Google podcast di d’Ada per ampliare il più possibile il pubblico, pescando utenti - si spera - anche tra giovani e giovanissimi. •.

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