La disgrazia riporta alla ribalta i «nodi» controlli e prevenzione

di L.FEB.
La disgrazia  ha riportato alla ribalta il tema della prevenzione
La disgrazia ha riportato alla ribalta il tema della prevenzione
La disgrazia  ha riportato alla ribalta il tema della prevenzione
La disgrazia ha riportato alla ribalta il tema della prevenzione

La tragedia che domenica pomeriggio ha ucciso Matteo Gestra, il 20enne di Stazzona travolto da una valanga sul versante valtellinese della Cima Verde, in territorio di Tovo Sant’Agata, mentre stava effettuando un’escursione in motoslitta, è tornata ad alimentare le annose polemiche sull’uso indiscriminato di questi mezzi. Il dibattito non riguarda solo il limbo normativo sull’uso dei mezzi meccanici dotati di cingoli, ma più in generale per l’approccio talvolta imprudente alle montagne innevate. Nessuno vuole criminalizzare gli appassionati di motoslitte, scialpinisti e caspolatori ed escursionisti, ma il problema è quello della preparazione. In queste ultime settimane arrivano fin sulle cime senza avere nello zaino il kit di autosoccorso (Artva, Pala e sonda), reso obbligatorio dalla Regione. Anche domenica, come succede sempre d’inverno, le zone del Mortirolo, di Mola a Edolo, Guspessa e Monte Padrio sono state invase dai motori: erano almeno una cinquantina i mezzi che hanno scorrazzato per tutta la giornata su è giù dai pendii dove la coltre nevosa supera abbondantemente i 4 metri di altezza. Da tempo cittadini e associazioni ambientaliste chiedono alle istituzioni che la circolazione venga regolamentata. «È vero che la montagna è di tutti - osservano gli esperti -, ma speriamo che l’ultima disgrazia risvegli dal torpore quanti hanno il dovere di stabilire delle regole. E che le autorità competenti le facciano poi rispettare, come avviene, per esempio, in altri Paesi europei». Argomentazioni condivise dai tecnici del Cnsas, i quali oltre a fornire sempre preziosi consigli (purtroppo spesso inascoltati) sono pure disposti a tenere delle lezioni per guidare in sicurezza un mezzo. «Crediamo moltissimo nella prevenzione – afferma Pierangelo Mazzucchelli, delegato della Quinta Delegazione Bresciana – per cui siamo davvero pronti a fare delle giornate divulgative per insegnare a usare le motoslitte». •

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