La fiera del bestiame tiene alla larga il virus

di Lino Febbrari
I capi di bestiame selezionato per la Fiera di San Gallo che si è tenuta ieri a MalonnoLa postazione per i controlli sanitari previsti dai protocolli anti-Covid
I capi di bestiame selezionato per la Fiera di San Gallo che si è tenuta ieri a MalonnoLa postazione per i controlli sanitari previsti dai protocolli anti-Covid
I capi di bestiame selezionato per la Fiera di San Gallo che si è tenuta ieri a MalonnoLa postazione per i controlli sanitari previsti dai protocolli anti-Covid
I capi di bestiame selezionato per la Fiera di San Gallo che si è tenuta ieri a MalonnoLa postazione per i controlli sanitari previsti dai protocolli anti-Covid

La Fiera di San Gallo a Malonno non si arrende. Mentre le rassegne zootecniche autunnali hanno segnato il passo e sono state quasi tutte annullate o rimandate a tempi migliori, a Malonno ieri mattina si è svolta invece regolarmente l’attesa fiera: un appuntamento tradizionale e imperdibile per i numerosi allevatori del paese. DA DECENNI l’evento è uno fra i maggiori e più partecipati della valle per numero di animali che sfilano nel ring per essere valutati dagli esperti. Non è stato un azzardo proporre una manifestazione in un momento in cui si attuano chiusure una dopo l’altra? «Assolutamente no - risponde il consigliere delegato all’Agricoltura del Comune, Gianmario Ghirardi, qualche anno fa campione del mondo di mungitura - perché si è svolto all’aperto e con tutti i protocolli anti contagio previsti. Quindi un avvenimento in piena sicurezza, importante per il nostro tessuto sociale, che come amministrazione abbiamo ritenuto di proporre alla comunità, agli allevatori e agli operatori del settore agricolo dell’alta Valle». Motivazioni condivise dal sindaco Giovanni Ghirardi. «Abbiamo voluto fortemente questa rassegna, che si è tenuta nel pieno rispetto dei protocolli e delle prescrizioni previste. Ringraziamo i volontari del gruppo di Protezione civile “Le Torri” che hanno organizzato i controlli all’entrata della fiera». Il bilancio? Venti le aziende agricole presenti e 220 complessivamente i capi, trenta in più rispetto all’edizione dello scorso anno. «Per noi amministratori un risultato lusinghiero, che implicitamente riconosce l’impegno che abbiamo profuso per aiutare le realtà, grandi e piccole, che si impegnano in un comparto difficile come quello dell’allevamento in montagna - osserva soddisfatto il consigliere delegato -. Una manifestazione con numeri importanti soprattutto perché sono presenti aziende che non partecipavano da più di dieci anni». BUONA PARTE dell’economia di Malonno è tuttora basata sul settore agricolo. Infatti, sul territorio operano numerose aziende e i bovini di varie razze allevati si contano a centinaia. «Complessivamente i capi sono più di mille - conclude Ghirardi - distribuiti in più di trenta attività. Naturalmente vi sono aziende che hanno in stalla 200 e passa animali, altre a conduzione familiare con quattro-cinque capi». Come sempre bestiame, attrezzature e macchinari agricoli hanno trovato posto nei prati alla periferia dell’abitato, in via Gallena e nelle sue adiacenze, mentre all’altro capo del paese, lungo via Torre, che si snoda tra il capoluogo e la frazione di Lava, gli spazi sono stati occupati da decine di bancarelle. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti