La Malegno
Borno finisce
in tragedia

di Claudia Venturelli
Soccorsi in azione dopo lo scontro: niente da fare per Mauro Firmo
Soccorsi in azione dopo lo scontro: niente da fare per Mauro Firmo
Soccorsi in azione dopo lo scontro: niente da fare per Mauro Firmo
Soccorsi in azione dopo lo scontro: niente da fare per Mauro Firmo

Doveva essere una festa dei motori, è finita in tragedia la storica «Malegno-Borno», la cronoscalata che fino a ieri mattina aveva fatto sognare tanti appassionati di automobilismo. Una delle vetture in gara ha avuto un incidente, ha scavalcato il guard rail ed è finita contro un albero. Il pilota ne è uscito vivo, ma c’è una vittima: il commissario di gara Mauro Firmo, 56 anni, di Carpenedolo, travolto insieme al collega veronese Davide Foroni, in ospedale in gravi condizioni, ma fuori pericolo.

TUTTO è successo in un attimo: dalla festa al dramma, dalla gioia al lutto. Tutti a casa, la gara è finita. «È con profondo rammarico che sono costretto a dare questa notizia: il 47° trofeo Vallecamonica finisce qui», ha annunciato Angelo Centola, direttore dell'Aci di Brescia, organizzatore dell'evento, nella conferenza stampa allestita in fretta e furia, con la morte nel cuore, due ore dopo la disgrazia. «Costretto», lo ripete quattro volte per sottolineare come di fronte alla morte è necessario fermarsi: «Una decisione - specifica - presa di concerto con la Prefettura. con cui mi sono ripetutamente confrontato. Tutte le gare sono annullate».

L'incidente mortale è avvenuto poco prima delle 10.30, nella prima manche della giornata di prove. L’auto numero 149, una Peugeot bianca, partita dallo start all'ingresso dell'abitato di Ossimo, all'uscita da una chicane è uscita di strada e ha travolto i due ufficiali di gara in «servizio» alla postazione 21.

«Ho ricevuto alle 10.20 la chiamata di soccorso per due persone a terra - spiega Francesco Tartamella, direttore di gara - e ho disposto la sospensione della manifestazione con la bandiera rossa per fermare le cinque auto che c'erano già sul tracciato».

CON LE LACRIME che nemmeno gli occhiali scuri riescono a nascondere, scandendo parole che sanno di confessione, il pensiero di Tartamella va subito dopo ai commissari di gara travolti dall’auto, a Mauro Firmo, la vittima, e a Davide Foroni, in ospedale: «Due dei miei uomini migliori, capaci e sempre disponibili. Io li avevo voluti lì».

Il resto è cronaca: i medici provano a rianimare Mauro Firmo in arresto cardiaco, lo caricano sull'ambulanza per un disperato viaggio verso Esine, ma in ospedale il commissario muore poco dopo. Il suo collega, Davide Foroni di Verona, anche lui con politrauma, è a terra ma cosciente e viene soccorso dall'elicottero del 118 di Brescia, atterrato sulla provinciale: «È grave al Civile», ha detto il medico della gara.

Contuso ma solo lievemente, nonostante il volo oltre il guard rail finito contro un albero a lato della strada, il pilota: Christian Furloni, 32enne di Malegno, soccorso e trasferito per accertamenti in ospedale.

LA MANIFESTAZIONE non è più ripartita, nessuna seconda manche di prove nel pomeriggio, nessuna gara oggi. Solo un minuto di silenzio a fine conferenza stampa e l'abbraccio ideale di tutta la squadra alla famiglia di Mauro Firmo. La strada è stata riaperta al traffico intorno alle 18, quando la Polizia stradale di Darfo, competente del tratto di Provinciale, ha terminato i rilievi e il carro attrezzi ha rimosso l'auto finita fuori strada.

I fatti riportano alla memoria quelli del 2005 quando un apripista non ufficiale era uscito di strada poco sopra Malegno ed era morto sul colpo. La gara, declassata per dieci anni, era tornata proprio quest'anno nel panorama delle prove che contano rientrando a pieno titolo nel calendario del Campionato italiano. Ora sul tracciato amato dagli automobilisti si scrive un altro punto di domanda, mentre tutti gli eventi collegati alla gara, organizzati dai Comuni di Malegno, Ossimo e Borno, sono stati sospesi, compreso il concerto di Ivana Spagna che ieri sera avrebbe dovuto intrattenere la piazza di Borno.

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