La pulzella d’Orleans in ritirata

di D.BEN.
Giovanna D’Arco
Giovanna D’Arco
Giovanna D’Arco
Giovanna D’Arco

Essere appassionati di Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orleans, significa ricordarsi tutto di lei: le sue origini, le sue gesta, la sua morte, la data della sua santificazione. E fare in modo che non se ne perda il ricordo. Al raggiungimento di questo obiettivo ci lavorano da tempo due giovani di Gianico, Sergio e Stefano, che in memoria della prediletta hanno imbastito anni addietro uno spettacolo teatrale e che in questi giorni stavano lavorando all’allestimento di una mostra che ne illustrasse l’epopea. Avrebbe dovuto aprire i battenti in occasione del centenario della santificazione, che avvenne il 16 maggio 1920 per decreto di Papa Benedetto XV. L’epidemia da coronavirus non lo ha consentito, ma i due appassionati estimatori non intendono rinunciare alla commemorazione che potrebbe trovare spazio con tutta probabilità nel corso della sagra di San Michele, il patrono di Gianico, a fine settembre. Fermo restando che a settembre si possa sperare nella possibilità di promuovere iniziative culturali con minori restrizioni Sergio e Stefano ci sperano, dato che il materiale raccolto è pressoché tutto pronto: immagini, documenti storici, riproduzioni, santini. Per loro sarà impossibile lasciar perdere la memoria di questa giovane fanciulla che guidò l’esercito francese contro gli invasori d’oltremanica, sollecitata da «voci celesti soprannaturali» che, si narra, tra le altre annoveravano anche quella di San Michele Arcangelo. La storia racconta che Carlo VII affidò alla pulzella d’Orleans un gruppo di armati e l’8 maggio 1429 lei riuscì a liberare la città dall’assedio inglese. Giovanna, catturata torturata e consegnata agli invasori, venne condannata al rogo da una corte ecclesiastica e portata a morte il 31 maggio 1431. Venticinque anni dopo la riabilitazione per bocca di papa Callisto III. Maggio 1920 - maggio 2020, date che non potevano sfuggire ai due cultori gianichesi di Giovanna d’Arco e se a malincuore si sono trovati costretti a far slittare il loro memoriale, l’impegno che si sono presi in questi giorni è di non lasciar cadere la ricorrenza. La mostra troverà spazio non appena superata la fase critica dell’epidemia. •

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