La solidarietà viaggia nella busta della spesa

I commercianti di Edolo raccolgono gli ordinativi dei clienti e consegnano la spesa in breve tempo
I commercianti di Edolo raccolgono gli ordinativi dei clienti e consegnano la spesa in breve tempo
I commercianti di Edolo raccolgono gli ordinativi dei clienti e consegnano la spesa in breve tempo
I commercianti di Edolo raccolgono gli ordinativi dei clienti e consegnano la spesa in breve tempo

Lino Febbrari La spesa al tempo del Coronavirus? La consegnano direttamente i negozianti sull’uscio di casa. Basta una telefonata o un messaggio whatsapp. E al più tardi nel pomeriggio pane, salumi, frutta e verdura saranno disponibili. Alcune attività commerciali effettuavano tale servizio ai clienti più affezionati anche prima dell’emergenza sanitaria, ma a Edolo si è incrementato notevolmente con l’emergenza. NEGOZI alimentati e ortofrutta hanno aderito all’iniziativa del Comune ed effettuano le consegne a domicilio. «Le ordinazioni mi arrivano già al mattino presto - spiega Cristina la cui colorata bottega di ortofrutta e generi vari si affaccia sulla centralissima via Porro - Tra un cliente e l’altro che servo in negozio riesco a preparare gli ordinativi che cerco di evadere il prima possibile». A pochi passi da Cristina lavora Cesare, il titolare di uno storico negozio di alimentari. Per lui portare le borsine a casa dei clienti non è una novità assoluta. «Lo facciamo da sempre - dice mentre affetta un prosciutto - ma in questo periodo le consegne sono tantissime. Man mano che arrivano gli ordini li prepariamo; se sono urgenti un mio collaboratore sale immediatamente in auto e raggiunge l’abitazione del cliente. Tutti gli altri li consegniamo nel pomeriggio». «Essendo in due dietro il banco - dicono Alba e Anna dell’Ortofrutta di via Gelpi - riusciamo a soddisfare le richieste della nostra clientela abbastanza celermente. Prevalentemente gli ordini ci arrivano con una telefonata, se non riusciamo a rispondere in tempo perché impegnate in quel momento, molti ci inviano uno whatsapp e noi provvediamo». A usufruire maggiormente del servizio sono gli anziani, mentre le persone più giovani, almeno un paio di volte a settimana, fanno le compere direttamente al negozio più vicino a casa». «SI FANNO due passi per sgranchirsi un po’ le gambe - dice un uomo intercettato sulla porta di una forneria - . Visto che ci hanno confinati in casa, non sappiamo fino a quando, un po’ di movimento di certo non guasta». Quali sono i prodotti che vanno per la maggiore in questo periodo e ci sono carenze nelle forniture? «Diciamo che è cambiato il modo di fare provviste - spiega l’alimentarista - la gente preferisce preparati per pizze, farina, lieviti e tutti gli altri prodotti per preparare qualcosa. Impastare una torta probabilmente contribuisce a scacciare la noia. Visto l’elevato consumo - aggiunge - qualche carenza si sta verificando con farine e lieviti; un problema che però riusciamo a risolvere massimo in un paio di giorni». C’è pure chi si è attrezzato per raggiungere clienti anche fuori dal territorio comunale. «Non abbiamo alcun problema ad arrivare fino a Corteno e Sonico – dicono in coro Alba e Anna - . Ben volentieri siamo disposte ad aiutare e servire anche le persone residenti nei paesi confinanti». Ci voleva il Coronavirus per vedere il riscatto delle piccole attività di vicinato che ancora resistono tra mille difficoltà, in particolare l’importante ruolo che rivestono per il tessuto sociale dei piccoli centri di montagna, rispetto al predominio preponderante dei centri commerciali e della grande distribuzione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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