La strada del Dosso si sblocca Ma è già un percorso a ostacoli

di Domenico Benzoni
Il municipio di Gianico: al lavoro per sbloccare la strada del Dosso
Il municipio di Gianico: al lavoro per sbloccare la strada del Dosso
Il municipio di Gianico: al lavoro per sbloccare la strada del Dosso
Il municipio di Gianico: al lavoro per sbloccare la strada del Dosso

C’era la speranza di poterla sistemare prima delle Feste Decennali della Madonna del monte, ma l’assegnazione dei contributi regionali che avrebbero dovuto consentirlo è slittata: tutto rimandato, per quel che concerne i finanziamenti attesi da Milano, al bienno 2020-2021. PER LA STRADA del Dosso di Gianico si apre comunque una prospettiva, non appena saranno risolti i problemi sollevati dalla Sovrintendenza ai beni ambientali ed architettonici di Brescia Mantova e Cremona. Di recente, infatti, l’ente ha evidenziato alcune criticità nella prima ipotesi progettuale, quella datata ottobre 2018, e ha richiesto approfondimenti di carattere soprattutto archeologico. Nell’esprimere il parere di competenza, la Soprintendnenza ha voluto mettere in evidenza come scavi e movimenti di terra, così come gli allargamenti previsti, siano da ritenersi di proporzioni eccessive. Da qui è derivata la decisione dell’amministrazione comunale di Gianico di rivedere più ampiamente il progetto, conferendo il relativo incarico professionale all’architetto Claudia Comella. LA STRADA DEL DOSSO, ancora in acciottolato e con muri laterali a secco composti da grossi micascisti accatastati (questo il termine tecnico che designa il materiale utilizzato), è una delle poche strade del territorio comunale che ancora mantiene le caratteristiche originali. Anche questo diviene chiaramente oggetto di interesse della Soprintendenza. La necessità di un suo allargamento è dettata dal fatto che la strada del Dosso rappresenta l’alternativa a via Pistoni, quella che porta al santuario, e consente di evitare il passaggio di mezzi pesanti dentro il centro storico le cui viuzze sono piuttosto strette. Sarà l’occasione propizia anche per sistemare il parcheggio al servizio del santuario della Madonnina, un tempo destinato a bancale per il carico dei tronchi provenienti dalla pineta ed oggi non più utilizzato per tal fine. L’OPERA rientra nel Piano integrato d’area per lo sviluppo turistico della bassa valle Camonica, sotto il titolo di «Ampliamento e riqualificazione per l’accesso ai monti di Gianico, Montecampione e Alpiaz» e ha ricevuto il finanziamento regionale di 163.500 euro, ai quali ne aggiungerà 99 mila la Comunità montana, mentre la restante cifra (87.500 euro) rimane a carico del Comune, che ha già provveduto con l’avanzo di amministrazione e l’assunzione di un mutuo. •

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