La strada silvo-pastorale ha bisogno di un cerotto

Se dai più la montagna non è ancora percorribile a piedi, stante le copiose nevicate di quest’anno, a Gianico già si pensa però alla viabilità agro silvo pastorale. In particolare ai circa 800 metri di strada che dal confine con Artogne giunge al rifugio degli alpini in Bassinale e porta alla malga Cimosco. Attualmente i primi 90 metri sono ben sistemati a conglomerato bituminoso, mentre il resto del tracciato risulta sterrato e mal ridotto. L’amministrazione comunale, insieme al Consorzio Forestale della bassa Valle Camonica, è intenzionata a renderlo maggiormente fruibile. A tal fine circa un anno fa ha fatto predisporre un progetto di massima a firma di Giovanni Manfredini e Pietro Alessi per poter accedere ai finanziamenti sui fondi europei legati al Programma di sviluppo rurale. Il progetto di miglioramento è stato di recente approvato dalla Giunta comunale, con il recepimento delle osservazioni fatte dalla Soprintendenza ai beni ambientali e dalla Comunità montana di Valle Camonica senza stravolgimento del tracciato e rispetto il più possibile dell’ambiente. «La strada di Cimosco risulta oggi di notevole importanza per l’attività agricola - fanno presenti i tecnici estensori del progetto - in quanto serve la malga comunale monticata ogni anno durante la stagione estiva». Peraltro, chi dal rifugio degli alpini di monte Cimosco intendesse addentrarsi verso la malga di Gianico a quota 1814, per poi raggiungere attraverso un sentiero la località Paglia ed il lago di Rondeneto evitando di fare il passo delle Beccherie, avrebbe la possibilità di scoprire un nuovo scorcio della bassa Valle Camonica. Il quadro economico dei lavori prevede un investimento di poco più di 72mila euro. La realizzazione andrà in carico al Consorzio Forestale di cui Gianico fa parte e che ha curato il progetto. D.Ben.

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