La valle dei pitoti brilla anche lungo le strade

Un esempio  dei «manifesti rupestri» affissi in Valcamonica
Un esempio dei «manifesti rupestri» affissi in Valcamonica
Un esempio  dei «manifesti rupestri» affissi in Valcamonica
Un esempio dei «manifesti rupestri» affissi in Valcamonica

Non sfuggono di certo agli sguardi i manifesti «rupestri» affissi i tutti i paesi della Valcamonica. Si tratta del risultato del progetto della Comunità montana, del Distretto culturale e del sito Unesco lanciato col titolo «Per un nuovo racconto della Valle dei Segni». Il bando finanziato dal ministero dei Beni culturali è stato vinto dal grafico pubblicitario Lorenzo Caffi: ai concorrenti era stato chiesto di predisporre progetti innovativi in ambito culturale immaginando nuovi percorsi di rilancio e di narrazione del territorio, e Caffi ha pensato appunto ai poster. La campagna «Manifesto rupestre» proseguirà fino a settembre, come spiega Maura Serioli, consulente per la comunicazione del progetto, «prima attraverso affissioni pubbliche in tutto il territorio per catturare lo sguardo e la curiosità di residenti e turisti, e poi online attraverso un’intensa campagna di promozione sui social del Distretto culturale (che sia per Instagram che per Facebook rispondono al nome di vallecamonicacultura)». «Vogliamo che la Valcamonica si lasci alle spalle questo periodo tragico e che il mondo della cultura si sforzi di trovare nuove strade, nuovi percorsi per presentarsi al suo pubblico - commentano l’assessore comunitario alla Cultura e Sergio Bonomelli, presidente del sito Unesco camuno -. È bello che gli spazi di affissione dei Comuni si colorino della nostra cultura e della fantasia di Caffi». L.Ran.

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