Lavori occasionali Un bando da cogliere

È ancora una volta la Comunità montana a offrire un supporto alle aziende agricole che per una serie di attività devono ricorrere a mano d’opera occasionale. Succede con un bando con modalità a sportello: i contributi saranno quindi assegnati seguendo l’ordine di arrivo delle domande accolte e fino all’esaurimento dei fondi. In Valcamonica sono poco più di mille gli impresari agricoli che, anche a causa delle difficoltà nella gestione di fondi a mezza costa e degli alpeggi, assumono personale a tempo per la raccolta di fieno, frutta, uva e castagne. La disoccupazione giovanile in valle è in crescita, e a causa dell’emergenza sanitaria anche la ripresa sta faticando. Anche per questo la Comunità montana, con i fondi del Bim, già sei anni fa aveva lanciato un bando come quello rinnovato ora, mirato all’acquisto da parte delle aziende di buoni lavoro Inps (gli ex voucher) per favorire il lavoro occasionale, e l’assessore all’Agricoltura Enrico Dellanoce ricorda che «lo scopo è riconoscere un contributo alle imprese, ai consorzi e alle cooperative per l’avvio di contratti di prestazione occasionale Inps o di altre prestazioni temporanee agricole». Il bando prevede un limite di 2.500 euro di compenso netto per ogni prestatore, mentre il contributo annuo è pari all’80% della spesa sostenuta e fino a un massimo di 4.800 euro per ogni beneficiario. Il termine per presentare le domande via pec (a protocollo@pec.cmvallecamonica.bs.it) è fissato per domani, e verranno riconosciute le prestazioni dal primo maggio al 31/12 2020.•. L.Ran.

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