Lavori sulla strada che porta al Plan? Avanti un altro

Altro intoppo per la sistemazione della strada tra Montecampione e il Plan
Altro intoppo per la sistemazione della strada tra Montecampione e il Plan
Altro intoppo per la sistemazione della strada tra Montecampione e il Plan
Altro intoppo per la sistemazione della strada tra Montecampione e il Plan

Ma perché partecipano alle aste, se poi non si è in grado di dare seguito ai lavori? La domanda appare legittima se si pensa a come, a volte, certi appalti vengono aggiudicati ad imprese con sede a diverse centinaia di chilometri dalla Valle Camonica. Le norme prevedono che il bando venga pubblicato affidandosi alle piattaforme istituzionali, le imprese che vi partecipano vanno dal Manzanarre al Reno, l’offerta arriva, l’aggiudicazione al massimo ribasso anche, ne segue l’assegnazione e poi… E poi si rinuncia al contratto con le conseguenti lungaggini burocratiche e lo slittare dell’inizio dei lavori. Succede ad esempio ad Artogne, dove nel settembre scorso una impresa con sede legale a Roma, vincitrice dell’appalto per il quinto stralcio del risanamento conservativo della strada che da Montecampione porta al Plan, dopo essersi aggiudicata le opere non si è presentata in municipio per il deposito della cauzione e della fidejussione e per il perfezionamento del contratto. La consegna dei lavori è così slittata e l’ufficio tecnico ha dovuto riprendere in mano la graduatoria degli offerenti, affidandosi al secondo classificato. Stavolta dovrebbe toccare ad un’impresa di Calcinato, nel bresciano, e probabilmente la vicinanza al cantiere dovrebbe rappresentare una maggiore garanzia per realizzare le opere. Si tratta di chiudere il cerchio di tutti quegli interventi previsti dall’Accordo quadro con la Regione Lombardia per lo sviluppo turistico di Montecampione. I primi quattro ed il sesto contemplavano la sistemazione idrogeologica degli avvallamenti stradali, il rifacimento di alcuni tratti di murature cadenti, la messa in sicurezza delle gallerie e la costruzione del bacino idrico in Bassinale. Il quinto vedeva invece interessate tutte quelle opere di regimazione idrica, sistemazione scarpate e asfaltature non previste dai precedenti interventi, per un importo di 348.000. Dopo il forfait dell’impresa romana, ora toccherà all’impresa di Calcinato intervenire. •.

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