Le leggende in dialetto diventano spettacolo

di L.RAN.

Non si tratta della solita commedia dialettale divertente e leggera e che fa presa sul pubblico riempiendo in particolare i cinema ed i teatri parrocchiali della valle. Quello della comunità di Astrio di Breno e dei «I bacalà de Ahtre» è di più, molto di più, è un vero e proprio progetto che attinge dalle leggende, e dalle «bote» in dialetto raccontate dagli anziani e puntualmente tramandate di generazione in generazione. Proprio dalla ricerca «Le bote sui monti dell’Alta Guardia» realizzato dall’Associazione Agraria Frazionisti (si tratta di un ente di diritto pubblico che svolge la propria attività ripartendo i cespiti che derivano dai beni agricoli messi in comune) e dalla compagnia nascono le rappresentazioni teatrali che vedono in scena attori dai sette ai settant’anni. Lo strepitoso successo ottenuto poco più di dieci giorni fa al Nuovo cinema Teatro Giardino con «Na richeha al nos Mulì», sulla tradizione astrense, recitata e cantata in dialetto arcaico, e che viene replicata a furor di popolo questa sera alle ore 20,30 al Teatro delle Ali appare come la logica conseguenza del grande impegno messo in questi anni dagli attori e da ruota attorno alla compagnia teatrale con diversi compiti. •

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