Lo scialpinismo? Con il Ggs di Brescia è un’occasione per stare insieme

Una suggestiva escursione del gruppo  al Cannone di Cresta Croce
Una suggestiva escursione del gruppo al Cannone di Cresta Croce
Una suggestiva escursione del gruppo  al Cannone di Cresta Croce
Una suggestiva escursione del gruppo al Cannone di Cresta Croce

L’attrezzatura indispensabile? Oltre a sci, pelli di foca, giacca a vento, l’apparecchio per la ricerca dei travolti da valanghe e...pane e salame. Scherzano così gli accompagnatori del Gruppo gite scialpinismo, il Ggs, del Club alpino di Brescia le cui escursioni terminano sempre con una solenne mangiata. «Siamo soprattutto un affiatato gruppo di amici» sostiene Anna Stefani, attuale responsabile del gruppo nato nel 2008 da un’idea di Tiziano Osio, allora già istruttore della Scuola di alpinismo Adamello. «Si trattava - ricorda Osio - di fornire a chi frequentava i nostri corsi di scialpinismo la possibilità di continuare ad andare in montagna in inverno in compagnia. All’inizio eravamo in pochi ma poi siamo cresciuti. E non solo quantitativamente: il confronto costante con i partecipanti ha fatto crescere anche l’esperienza degli accompagnatori». C’è chi considera lo scialpinismo la più interessante e soddisfacente attività che si possa fare in montagna. Anna Stefani aveva sempre sciato in pista ma a un certo punto «mi sono stufata di quell’ambiente ingessato. Sentivo con mio marito il bisogno di spazi più liberi e ci siamo iscritti ai corsi della Scuola Adamello. E siamo stati irresistibilmente conquistati dalla bellezza di questa attività dedicandoci gran parte del nostro tempo libero». Dal 2008 il Ggs propone un ricco programma annuale di escursioni che però «nelle annate con neve scarsa - ricordano Stefani e Osio - ci costringe a fare i salti mortali per sostituire mete all’asciutto con altre in cui la copertura c’è. E a volte anche ad annullare le uscite». Con buona pace di chi, in malafede o per ignoranza, nega l’enorme e devastante cambiamento climatico che stiamo vivendo. «Siamo anche un gruppo in cui ci sono tantissime donne, di tutte le età. Una cosa che negli ambienti del Club alpino non è così scontata», conclude Stefani.

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