Lo stupore e l’amarezza per una famiglia distrutta

di L.RAN.
Matteo Simonetti aveva 27 anni
Matteo Simonetti aveva 27 anni
Matteo Simonetti aveva 27 anni
Matteo Simonetti aveva 27 anni

Stupore, incredulità e amarezza: queste sensazioni si sono mescolate, ieri a Capo di Ponte, dopo la diffusione della notizia dell’incredibile incidente che ha causato la scomparsa di Matteo Simonetti, il ventisettenne morto prima dell’alba all’ingesso di Rogno. Sensazioni forti in un paese in cui le famiglie Simonetti e Lascioli (è il cognome della madre del ragazzo) sono molto conosciute (in particolare la seconda), mentre sulla vittima non è stato possibile raccogliere quasi nulla, se non che si era impegnato in un’attività lavorativa a Brescia. Il sindaco Andrea Ghetti e il parroco don Fausto Murachelli non hanno mai avuto contatti diretti con Matteo, e anche dal resto del tessuto sociale non è emerso sostanzialmente niente. Come se la giovane vittima non avesse legami degni di nota col paese. LA MAMMA Chiara Lascioli, dipendente dell’Asst a Breno, con i fratelli Maurizio e Gianpiero fa parte di una delle famiglie storiche di Capo di Ponte, e il padre Beppe Simonetti, originario di Malegno, nipote di don Giovanni Simonetti, parroco a cavallo degli anni ’60 e ’70, ha lavorato per anni per la Banca di Valle Camonica. Oltre ai genitori distrutti dal dolore, Matteo lascia anche una sorella, Silvia.

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