Medicina popolare, una farmacia tra i larici

di Domenico Benzoni
Mario Pendoli durante l’estrazione della trementina dal tronco di un larice
Mario Pendoli durante l’estrazione della trementina dal tronco di un larice
Mario Pendoli durante l’estrazione della trementina dal tronco di un larice
Mario Pendoli durante l’estrazione della trementina dal tronco di un larice

Si chiama trementina, ed è una sostanza densa, oleosa, ricavata dalle piante di larice. E fin dalla metà del secolo scorso, la famiglia Pendoli di Gianico ha saputo sfruttare le proprietà di questa resina a fini terapeutici. Un legame che prosegue, e che ora diventa «Oro colato - Il sentiero della Trementina», un’iniziativa storico-culturale pensata per far conoscere i luoghi dell’estrazione. «Abbiamo progettato questo percorso per non disperdere i saperi e le esperienze delle generazioni che ci hanno preceduto - spiega Mario Pendoli -; che sui questi monti hanno vissuto e faticato ricavando direttamente dalla natura i mezzi per il proprio sostentamento e per la cura di uomini e animali». PER ESEMPIO inventando le famose «pezze salutari» di cui la famiglia Pendoli era ed è produttrice, utilizzate per ridurre i dolori di schiena e articolari e decongestionare tessuti infiammati favorendo il flusso sanguigno. La resina veniva estratta perforando le conifere, raccogliendone l’essenza, lavorandola in casa per poi trasferirla su garze di lino. Un rimedio naturale che ovviamente funziona anche oggi. La concessione all’utilizzo delle piante è ancora attiva e i punti di estrazione si trovano se ci si inoltra nella pineta di Gianico, con i fori ben visibili per un occhio esperto al piede dei grossi larici. Nel 2010, tra l’Ersaf e Mario Pendoli, titolare del marchio «Pezze salutari di Vallecamonica», è stata stilata una convenzione con la quale si «recepisce l’attività storica di estrazione della resina e se ne riconosce l’interesse culturale e la rilevanza rispetto all’identità territoriale». E il percorso «Oro colato» promuove questa rilevanza: venerdì, la famiglia Pendoli accompagnerà chi lo desidera alla scoperta delle virtù della trementina, dell’estrazione dai larici e di alcuni segreti della produzione delle pezze medicamentose. L’appuntamento è per le 10 nella località «Corna dei soldi», poco oltre il Plan di Montecampione, lungo la strada che porta al rifugio Tironi. Una camminata tranquilla lungo il percorso tematico che si sviluppa nella conca di Rosello. Nel pomeriggio, dopo il pranzo prenotabile nel rifugio Tironi (0364 1916180), sarà possibile anche una visita alla malga museo «Silter» di Gianico. Sempre a proposito di estrazione della trementina, la Comunità montana ha confermato l’autorizzazione per questa antica attività. È merito anche di Giovan Battista Pendoli, l’inventore delle pezze salutari. La storia vuole che a portare la ricetta in valle sia stato il capostipite, che nel Cinquecento si stabilì a Gianico. Le pezze ottennero un importante riconoscimento all’esposizione bresciana del 1904 inaugurata da Vittorio Emanuele III. In seguito il dinamico Francesco Pendoli (1883/1962) diede vita a collaborazioni con il settore chimico farmaceutico. Ogni estate percorreva la montagna per la raccolta della materia prima; poi stipata in fusti di lamiera, trasportato a valle e lavorato. •

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