Montecampione entra nel «mirino» del fisco

di Domenico Benzoni
Montecampione  Le pessime condizioni dell’autorimessa sotto il complesso «La Splaza»
Montecampione Le pessime condizioni dell’autorimessa sotto il complesso «La Splaza»
Montecampione  Le pessime condizioni dell’autorimessa sotto il complesso «La Splaza»
Montecampione Le pessime condizioni dell’autorimessa sotto il complesso «La Splaza»

Se i privati cittadini di solito non festeggiano quando hanno a che fare con l’Agenzia delle entrate, c’è da dire che nemmeno gli enti pubblici possono stare molto tranquilli; perché anche i Comuni ricevono notifiche di pagamento o contestazioni. Per esempio, come è avvenuto in questo caso, riferite alla valutazione catastale degli immobili di loro proprietà. L’esempio di cui stiamo per parlare arriva da Artogne. La storia che ha avuto uno sviluppo imprevisto è iniziata nel giugno del 2019, quando l’ente locale guidato da Barbara Bonicelli aveva acquisito dalla curatela fallimentare di Alpiaz strade, aree a verde pubblico e parcheggi interrati di Montecampione. Questi ultimi in particolare sono concentrati nel sottosuolo di alcuni grandi complessi residenziali, e l’Agenzia delle entrate ha puntato la sua attenzione su quelli de La Splaza e di Valgrande. Nel primo caso si tratta dei piani interrati secondo e terzo e di alcuni vani tecnici, per un totale di circa 10.600 metri quadri; nell’altro la superficie dell’autorimessa si aggira sui 2.100 metri. Due anni fa, per sistemare catastalmente le proprietà acquisite al patrimonio comunale è stato coinvolto un tecnico specializzato, che nel momento di registrare le variazioni e l’aggiornamento al catasto edilizio urbano aveva assegnato agli spazi una determinata rendita. Che non è piaciuta al fisco. A metà del mese scorso, l’Agenzia delle entrate ha fatto recapitare un avviso di accertamento sulla nuova determinazione di classamento attribuendo alle tre unità immobiliari una rendita superiore rispetto a quanto dichiarato dal Comune. Prevedibilmente, l’ente locale non si è arreso senza combattere, e ha promosso un’istanza di autotutela per ottenere la riduzione dei nuovi valori. E non si esclude neppure il ricorso alla commissione tributaria, perché il valore aggiornato è considerato esorbitante rispetto alla situazione reale. Il motivo? Lo stato dei parcheggi pubblici in questione, in particolare di quelli sotto La Splaza, non è esaltante. Se il secondo interrato è accessibile, nel terzo la situazione è pessima. Oltre che con il fondo sterrato e senza illuminazione, quest’ultimo è infatti diventato una sorta di discarica che accoglie residui di lavori edili che qualcuno ha depositato negli anni. Se il municipio decidesse di metterlo a norma e renderlo utilizzabile serviranno non pochi soldi. Un investimento che dovrà attendere a lungo, mentre naturalmente dall’Agenzia delle entrate ci si aspetta un ripensamento.•.

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