Montecampione, nuova vita per l’ex cinema

di Domenico Benzoni
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea

Un’ampia sala sotterranea tappezzata di moquette blu, attrezzata, accessibile dai portici della Piazzetta e dotata di un montascale per le persone con disabilità; 352 posti a sedere; un palco per esibizioni teatrali, sfilate, tavoli dirigenziali di assemblee o relatori a convegni e un grande schermo panoramico. Il tutto racchiuso in 688 metri quadri di superficie. È il cinema di Alpiaz, a Montecampione, già proprietà della società omonima e oggi in mano al curatore fallimentare. UN FALLIMENTO datato dicembre 2012 e che si è protratto non poco, vuoi per le difficoltà a ricostruirne tutti gli elementi portanti (dalle proprietà ai frazionamenti, alle competenze urbanistiche), vuoi per la mancanza di interesse verso i numerosi immobili messi all’asta. Se alcuni terreni, diversi appartamenti, qualche box e il campo da bocce sono stati assegnati, così come sono passate al Comune di Artogne le aree standard oggetto di convenzioni urbanistiche, per il cinema e il palazzetto dello sport, quest’ultimo sul territorio di Piancamuno, si attendono novità. Dall’ottobre 2015 si sono contati ben sei bandi per tentare di vendere la sala cinematografica, e tutti sono andati deserti. Il valore iniziale di 270 mila euro è progressivamente calato fino ai poco più di 70 mila del settembre 2017, ma nulla da fare, del cinema nessuno voleva saperne. Qualche anno fa era stato ventilato il possibile interessamento del Consorzio residenti, che ne ha sempre avuto la gestione, ma poi anche questa ipotesi è tramontata. Ora evidentemente il curatore intende chiudere la vicenda, sfruttando l’apertura del Comune di Artogne che potrebbe far propria la struttura. L’ENTE LOCALE è interessato anche a una porzione di immobile di 104 metri quadri attigua al circolo dei residenti, nel complesso Valgrande; circolo che già per metà appartiene al municipio. La proposta è stata fatta e la sindaca Barbara Bonicelli è intenzionata ad accettarla, dato che si è deciso di presentare una lettera di offerta e di impegnare i 5.000 euro di deposito contrattuale necessari a partecipare al bando d’asta. L’obiettivo è quello di conservare la destinazione pubblica dei due immobili realizzati negli anni Settanta e destinati da sempre a una funzione sociale. Dopo strade, parcheggi sotterranei e aree verdi, un altro spazio pubblico della fallita Alpiaz passerebbe così in mano al Comune di Artogne. Che ovviamente dovrà poi darlo in gestione a qualcuno. •

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