Muore
a 9 giorni
dallo schianto

di Claudia Venturelli
Per soccorrere i feriti erano atterrate nella zona due eliambulanze
Per soccorrere i feriti erano atterrate nella zona due eliambulanze
Per soccorrere i feriti erano atterrate nella zona due eliambulanze
Per soccorrere i feriti erano atterrate nella zona due eliambulanze

Il dolore si è sommato al dolore, perché le vittime dell’incidente che sabato 23 novembre ha sconvolto la tranquillità della statale 42 all’altezza di Rogno, attorno alle 11, sono diventate due. La prima vittima del pauroso schianto, che ha lasciato sull’asfalto tanto sangue e due auto irriconoscibili, è stato Mauro Pecorini, 54enne di Narni, in provincia di Terni. Viaggiando per lavoro in direzione di Breno, aveva invaso - forse per un malore, forse per una disattenzione - la corsia opposta di marcia col suo veicolo. E aveva centrato la Suzuki Jimny guidata da Paolo Mendeni, un 67enne di Bienno che viaggiava in compagnia della moglie. Proprio Mendeni era il più grave dei due agli occhi dei soccorritori che si erano precipitati sul posto, ed era stato trasferito con l’elicottero del 118 all’ospedale Civile di Brescia; dove purtroppo le sue condizioni sono precipitate nelle ultime ore. Nove giorni di agonia per lui e di ansia per i familiari, che nel pomeriggio di ieri si sono dovuti arrendere alla dolorosa realtà. Paolo Mendeni non ce l’ha fatta. Troppo gravi le ferite riportate nello schianto, tanto che i medici non avevano mai sciolto la prognosi e la sua vita era sempre rimasta appesa a un filo.


IL FERITO, sul cui corpo erano stati registrati numerosi traumi, era stato estratto dalle lamiere del suo fuoristrada dai vigili del fuoco di Darfo, arrivati sul posto per aiutare i sanitari. Gli operatori sanitari avevano soccorso anche la moglie, Franca Ducoli di nove anni più giovane, per la quale si era alzato in volo un secondo elicottero, atterrato sulla statale 42 rimasta chiusa al traffico per oltre due ore, che l’aveva trasferita al Papa Giovanni di Bergamo. Le sue condizioni, già in partenza meno gravi, sono migliorate nel corso dei giorni. Per Paolo Mendeni, invece, non c’è stato nulla da fare; nonostante il tentativo dei medici della prima Rianimazione del Civile di strapparlo alla morte il suo cuore ha cessato di battere ieri, lasciando tutta la comunità sotto shock. Per la polizia stradale, arrivata sul posto per i rilievi, pochi dubbi: la Opel Karl di Mauro Pecorini aveva improvvisamente invaso la corsia opposta scontrandosi con la Suzuki. Sono stati i testimoni sentiti direttamente sul luogo dello schianto a raccontare di aver visto la Opel cambiare direzione, mentre sull’asfalto non sono rimasti segni di frenata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti