Niardo, Sacristani per il tris Mensi pronto al salto dopo 5 anni di minoranza

di L.RAN.
Carlo Sacristani
Carlo Sacristani
Carlo Sacristani
Carlo Sacristani

Testa a testa a Niardo fra Carlo Sacristani, 40 anni, sindaco uscente, in lizza per il terzo mandato e Fabio Mensi, 47 anni, alla seconda esperienza amministrativa dopo aver seduto sui banchi di minoranza nel quinquennio che va ad esaurirsi. Il primo cittadino in carica, a capo della lista «Niardo con voi», spiega: «Ci siamo lasciati alle spalle due mandati contraddistinti da trasparenza e compattezza, unite alla dedizione ed all’umile senso pratico di chi, per passione, sa individuare e soddisfare i bisogni della gente; sono state attivate una grande quantità di sinergie e di collaborazioni fra gli amministratori, che hanno saputo coinvolgere al tempo stesso numerose persone esterne». Sacristani per il prossimo quinquennio intende quindi portare a compimento quelle opere in fase di realizzazione (il collettore fognario da via Falger al torrente Fa, l’allargamento della strada intercomunale di Gera-Lavarini, la creazione di un parcheggio nell’area dell’ex anfiteatro per decongestionare piazza Cappellini e la formazione di altri marciapiedi a salvaguardia dei pedoni a Brendibusio. Il sindaco uscente intende poi prestare attenzione al grande cascinale di via Falger (di proprietà comunale) che andrà qualificato e destinato unitamente alla vasta area adiacente. FABIO MENSI, candidato sindaco di «Insieme per crescere», si dice convinto che «il nostro Comune sia particolarmente privilegiato per uno sviluppo ed una crescita economica, sociale, culturale ed ambientale, che si può rivelare particolarmente rigogliosa se perseguita con obiettivi chiari e strategici, con logica imprenditoriale basata sui principi di uguaglianza sociale e con l’energia e l’innovatività che il contesto attuale, territoriale, nazionale ed internazionale, richiede». Mensi pensa al rilancio ed all’ampliamento del centro storico, come Sacristani al rilancio della cascina e della zona di Falger, alla conservazione e manutenzione degli immobili di proprietà comunale, ma anche alla pulizia delle valli e più in generale dei boschi e del patrimonio forestale, non dimenticando il recupero dell’ex fucina, una testimonianza d’arte e di lavoro in irreversibile degrado.

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