Nuove leve nella magistratura

di L.FEBB.
Isabella Angeli
Isabella Angeli
Isabella Angeli
Isabella Angeli

Dopo quasi tre lunghi anni trascorsi tra impegnative prove scritte e orali è finalmente riuscita a realizzare il sogno che coltivava fin dai tempi della prima liceo. Lo ha fatto nell’aula 67 della Corte D’Assise del Tribunale di Brescia pronunciando la tradizionale formula del giuramento alla Repubblica italiana e al suo presidente: da metà gennaio Isabella Angeli, nata 30 anni fa a Breno ma malonnese doc (è figlia del commissario della polizia locale dell’Unione delle Alpi Orobie Bresciane, Gianfranco Angeli) è diventata magistrata ordinaria. La nomina è stata formalizzata lo scorso 3 gennaio dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. RAGGIUNTA nel 2013 la laurea con lode in Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Brescia, e dopo aver frequentato un corso di specializzazione di due anni che le ha permesso di acquisire l’abilitazione all’avvocatura, nel maggio del 2017 la dottoressa Angeli ha potuto iscriversi al concorso in magistratura che offriva 320 posti (251 complessivamente i vincitori); concorso che si è concluso positivamente con l’ultimo esame sostenuto lo scorso anno. Con il decreto di nomina, il Guardasigilli ha anche indicato la Corte d’Appello di Brescia quale sede di destinazione per lo svolgimento del tirocinio formativo della neo magistrata malonnese e dei sui due colleghi Federica Di Paolo e Stefano Cotti, i quali avevano indicato come loro scelta preferita proprio gli uffici giudiziari cittadini. Pronunciato il solenne impegno, i tre giovani magistrati hanno ricevuto gli auguri di buon lavoro dal presidente del Tribunale Vittorio Masia, dal presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli, dai rappresentanti della Procura e dal presidente degli avvocati Bresciani, Fausto Pelizzari. Ora sono attesi da 18 mesi di praticantato affiancati da un tutor. La destinazione definitiva nella quale eserciteranno la loro difficile professione sarà assegnata al termine del periodo formativo. Ma naturalmente i tre neo nominati si augurano (e lo stesso fanno i vertici del Tribunale) che sia Brescia la sede cui verranno destinati dal ministero. •

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