Nuovo valzer nella Rsa E ora tocca allo Statuto

Da sinistra Gianpaolo Guidi, neo direttore generale della casa di riposo, e il presidente Massimo Chiesa
Da sinistra Gianpaolo Guidi, neo direttore generale della casa di riposo, e il presidente Massimo Chiesa
Da sinistra Gianpaolo Guidi, neo direttore generale della casa di riposo, e il presidente Massimo Chiesa
Da sinistra Gianpaolo Guidi, neo direttore generale della casa di riposo, e il presidente Massimo Chiesa

•• La quiete dopo la tempesta. Con l’ultimo (l’ennesimo in meno due anni) giro di nomine, la Fondazione Giamboni di Edolo, la realtà che gestisce la Rsa di piazza Nicolini, si lascia alle spalle un periodo burrascoso segnato da continue polemiche provocate da pretestuose ingerenze politiche, dimissioni e rimozioni una via l’altra. Ieri mattina, è stato comunicato ufficialmente che, al posto del direttore generale, Dario Polatti, in carica per soli venti giorni alla fine del 2020 (il quarto, tra ufficiali e ufficiosi, a gettare la spugna o a essere costretto al passo indietro dall’agosto 2019), il consiglio di amministrazione ha designato Giampaolo Guidi, mentre per l’incarico di direttore sanitario, anche quello vacante da settimane, è stato scelto Giuseppe Garatti. Una (nuova si spera) ripartenza per la casa che accoglie una settantina di anziani e che ha a libro paga quasi altrettanti dipendenti. «Ringrazio di cuore i due professionisti che hanno accettato di mettere a nostra disposizione la loro grande esperienza - afferma il presidente Massimo Chiesa -. Sono contento di queste scelte e sono certo che fra pochi mesi otterremo le meritate soddisfazioni». Il nuovo direttore generale arriva da Novara; alle spalle ha una lunga esperienza nel settore sociosanitario e ieri, dopo aver preso servizio, ha esaminato con i collaboratori tutti gli aspetti organizzativi della struttura. Si ripromette di far tornare al più presto la Fondazione in acque tranquille dopo le serie difficoltà, soprattutto economiche, in cui si dibatte da tempo. «Darò tutto me stesso, in simbiosi con i colleghi, per far diventare la Giamboni il punto di riferimento e l’orgoglio della comunità», garantisce il neo direttore. Invece di godersi la pensione, Garatti, già primario di Medicina a Esine, ha accettato con entusiasmo la nuova sfida. «Non potevo dire di no all’amico Chiesa - dice - e ho accolto l’invito anche per spirito di servizio: non me la sentivo di stare a guardare senza far nulla in un periodo di emergenza». Sistemate le pedine al vertice della piramide gestionale, prima di essere azzerato (condizione posta da Chiesa all’inizio dell’anno per restare in sella, insieme alla garanzia della totale autonomia decisionale), al consiglio tocca ora il compito di riscrivere lo Statuto della Fondazione. «È un obbligo di legge per tutte le realtà del Terzo settore - spiega il presidente - e quindi ci apprestiamo ad aggiornare la nostra carta fondamentale. Una volta espletato questo necessario intervento partiremo con le nuove iniziative che da tempo abbiamo in animo di avviare». Tra le idee nel cassetto spicca naturalmente il progetto della nuova Rsa, per la realizzazione della quale in cassaforte ci sono circa 3 milioni di euro frutto della generosità di una benefattrice. Ovviamente l’investimento sarà molto più oneroso (come minimo una dozzina di milioni). Per questo serviranno capitali freschi. Dove trovare questa somma? Le indiscrezioni dicono che ci sarebbe l’interesse di una società alla quale in Lombardia fanno capo una trentina di residenze per anziani. «Se troveremo un partner ideale - taglia corto Chiesa -, senza dubbio non ci tireremo indietro». •.

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