Oggi il nuovo rilancio d’una lunga storia di fede risalente al Cinquecento

di D.BEN.
Il santuario della Madonnina del Monte
Il santuario della Madonnina del Monte
Il santuario della Madonnina del Monte
Il santuario della Madonnina del Monte

La pandemia ha tagliato alcune componenti tradizionali come le bancarelle dei dolci, il bar e la pesca di beneficenza; ma a Gianico, la festa della Madonnina dell’8 settembre non poteva essere completamente cancellata. Quella Madonnina alla quale, tra l’altro, ci si è affidati proprio per chiedere protezione contro il virus che non se ne va. Ecco allora che per la novena hanno ripreso a rintoccare a festa le campane del santuario, quelle che annunciano la ricorrenza della Natività di Maria: c’è un solo suonatore sulla sommità del campanile a contatto con i bronzi, ma dal 31 agosto il tradizionale concerto si è fatto risentire nella bassa valle. Così come non è mancata la luce notturna della vigilia, garantita dalla fiaccolata e dai falò in alcuni luoghi del paese. Oggi poi sarà il sagrato del santuario ad accogliere la solenne funzione religiosa con la processione: il breve viaggio della statua mariana cinquecentesca per la benedizione al paese e alla valle sottostante. Nel rispetto del distanziamento e con le mascherine addosso per garantire continuità a un appuntamento di fede che affonda le radici nella storia di Gianico; fino al lontanissimo 1536, a seguito della protezione dal «grandissimo pericolo che gli soprastava d’essere oppresso dalla Val Vedetta», quando la popolazione fece voto di costruire la chiesa portando poi in processione la statua della Vergine. SUL FRONTE impoverito delle manifestazioni collaterali, quest’anno non si è potuto allestire lo stand gastronomico che nel piazzale dell’oratorio ogni anno accoglieva migliaia di commensali, ma per chi lo vorrà non mancherà la possibilità di apprezzare il prodotto della cucina locale ordinandolo e portandoselo a casa. Così come è garantita la lotteria a premi, il cui ricavato servirà per le opere parrocchiali. Sempre quest’oggi sarà anche possibile ricevere l’indulgenza plenaria con confessione, comunione e preghiera (secondo le intenzioni del papa), e per questo il parroco don Fausto ha riservato diverse giornate dedicate alle confessioni, nella chiesa parrocchiale come nel santuario in collina.

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