Olimpiadi, anche Ponte di Legno sogna il suo momento di gloria

di Lino Febbrari
Il comprensorio Pontedilegno Tonale vuole ospitare lo scialpinismoLa riuonione nel corso della quale è stato costituito il comitato
Il comprensorio Pontedilegno Tonale vuole ospitare lo scialpinismoLa riuonione nel corso della quale è stato costituito il comitato
Il comprensorio Pontedilegno Tonale vuole ospitare lo scialpinismoLa riuonione nel corso della quale è stato costituito il comitato
Il comprensorio Pontedilegno Tonale vuole ospitare lo scialpinismoLa riuonione nel corso della quale è stato costituito il comitato

Quel buco nero tra Cortina e la Valtellina va cancellato al più presto; ne va della fierezza degli amministratori e imprenditori dell’alta Valle. Dopo l’annuncio qualche mese fa che Lombardia e Trentino ospiteranno l’edizione 2026 delle olimpiadi invernali, nel comprensorio sciistico Ponte di Legno Tonale è scattata la corsa per riuscire ad ottenere l’organizzazione delle gare di scialpinismo qualora (come si sostiene da più parti) tra un paio di anni la disciplina fosse inserita tra gli eventi olimpici. Al termine di una partecipata riunione svoltasi giorni fa nel municipio di Ponte di Legno, alla quale hanno partecipato diverse realtà politiche, imprenditoriali e sportive della Valcamonica e della provincia di Brescia, si è convenuto di dar vita a un comitato (non potrà chiamarsi olimpico visto il semaforo rosso del Coni) che sarà presieduto dal sindaco dalignese, Ivan Faustinelli. «I prossimi passaggi saranno quelli di avere delle interlocuzioni con regione Lombardia, Fisi e Coni – spiega il neo presidente – in modo tale da fare tutto il possibile per gettare le basi della candidatura». Da parte sua Samuele Alghisi ha accolto con molto interesse la proposta e ha garantito il sostegno del Broletto «a un territorio così ricco di storia ed eventi nel passato che hanno avuto rilevanza nazionale, che vanta impianti e infrastrutture all’avanguardia per gli sport invernali e che perciò credo abbia tutte le caratteristiche per ambire a una prova tra quelle previste». PER CENTRARE l’obiettivo bisognerà innanzi tutto assolutamente rispolverare l’orgoglio che ha caratterizzato la nostra provincia in occasione di Expo 2015. Lo ha detto Mario Bezzi, presidente di Sit. «I grandi eventi sono essenziali per il rilancio dell’economia dei territori. Expo ha rappresentato il lancio di Milano, che oggi traina l’Italia. In quella occasione Orgoglio bresciano fu una cordata fondamentale per il successo dell’esposizione – ricorda Bezzi -. Oggi Brescia è la grande esclusa delle Olimpiadi, per cui noi ci appelliamo all’orgoglio di tutti i bresciani, e dei camuni in particolare, perché Ponte di Legno Tonale, più e meglio della Valtellina, può ambire ad essere sede di almeno una competizione e sicuramente merita di essere protagonista per i numeri e per quanto siamo stati in grado di fare e costruire in questi anni». •

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