Ossimo attraverso il ’900 Una galleria permanente farà «parlare» il centro

di C.VEN.
Foto di gruppo per una famiglia di Ossimo del ’900La vita contadina sarà riscoperta dalla mostra
Foto di gruppo per una famiglia di Ossimo del ’900La vita contadina sarà riscoperta dalla mostra
Foto di gruppo per una famiglia di Ossimo del ’900La vita contadina sarà riscoperta dalla mostra
Foto di gruppo per una famiglia di Ossimo del ’900La vita contadina sarà riscoperta dalla mostra

Ricercare le radici, per scoprire cosa eravamo senza perdere lo sguardo sul futuro. È questo l’obiettivo che Ossimo realizzerà inaugurando, il 9 febbraio, la mostra fotografica permanente per le vie del paese «Noter de Osem». Venticinque pannelli fotografici che verranno esposti per le vie del borgo superiore sulle case di coloro che hanno aderito al progetto. «Quadri con volti e immagini - si legge nella presentazione - che sfiorano la sensibilità di ognuno e pare raccontino la storia di una comunità, che parlino, che sussurrino discrete». Ogni immagine sarà arricchita da una frase, un pensiero o una decrizione della vita vissuta. «L’INTENTO è quello di esporre in paese porzioni di realtà per ricomporre il trascorso e per portare l’attenzione oltre l’abitudine. Rendere visibili luoghi e cose, attraverso la fotografia e con il sentimento non retorico della memoria». Protagonisti sono tutti coloro che ci sono stati, che hanno vissuto Ossimo e hanno contribuito a renderla ciò che è oggi: si partirà da via Roma e si procederà nel centro alla ricerca degli avvenimenti e della realtà trascorsa dall’inizio del ’900. Una mappa segnale le diverse tappe e accompagnerà residenti e turisti in un viaggio, tra civiltà contadina, storie di emigrazione e vita vissuta. L’appuntamento per il taglio del nastro è alle 14.

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