Ostaggio del passaggio a livello lumaca

di C.VEN.
Il tristemente famoso passaggio a livello di Malegno
Il tristemente famoso passaggio a livello di Malegno
Il tristemente famoso passaggio a livello di Malegno
Il tristemente famoso passaggio a livello di Malegno

La rotonda con sottopasso per auto e moto (e con l’innalzamento della ferrovia) sembra diventata un miraggio. Costerebbe tra i 7 e gli 8 milioni di euro e pare sempre più difficile da realizzare. Ma il problema è lì da vedere, almeno due volte al giorno. Malegno non respira più, per lo smog che le auto ferme per il passaggio del treno rilasciano nell’aria e per le code che le sbarre abbassate allungano talvolta fino all’imbocco della statale 42. «La situazione è complessa - ricorda il sindaco Paolo Erba -: abbiamo controllato i tempi di attesa al passaggio a livello e vanno dai tre ai sei minuti. In queste fasi si creano lunghe code di automobilisti che, in alcuni orari e giorni, bloccano il traffico da e per l’Altopiano del Sole, da e verso Breno, impediscono l’accesso a Cividate e, a volte, bloccano l’uscita della statale in direzione Nord. Grave è anche l’inquinamento subito dai malegnesi». Non è solo un paese a chiedere aiuto, ma l’intero territorio a Nord di questo (Borno, Ossimo e Lozio) e i centri vicini che si trovano loro malgrado a subire la situazione. Gli studi per bypassare la ferrovia risalgono al 2016: «Un piano di fattibilità condiviso in fase progettuale anche con Trenord ha portato alla definizione di tre soluzioni, che però si stanno rivelando molto costose e di quasi impossibile attuazione a causa della presenza di numerose abitazioni - aggiunge il sindaco -. Vista la difficoltà nel trovare una uscita strutturale dal problema, chiediamo almeno che si trovino tutte le soluzioni tecniche per abbassare l’attesa al passaggio a livello a meno di un minuto». «Per raccontare tutto il lavoro fatto durante questi anni in forte sintonia con Comunità montana, consiglieri regionali e sindaci dei Comuni vicini - conclude Erba - abbiamo convocato un incontro pubblico». Si terrà proprio al bivio sotto accusa, all’imbocco della provinciale 5, giovedì alle 17.30. Farà il punto della situazione e non farà morire l’attenzione su un problema che riguarda l’intera media valle. •

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