Pandemia, un
memoriale che
sfiora il cielo

di Lino Febbrari
Un suggestivo effetto luminoso creato dalla scultura di Corteno Mariotti mentre risale la crestaGli ultimi ritocchi al memoriale delle vittime della pandemia
Un suggestivo effetto luminoso creato dalla scultura di Corteno Mariotti mentre risale la crestaGli ultimi ritocchi al memoriale delle vittime della pandemia
Un suggestivo effetto luminoso creato dalla scultura di Corteno Mariotti mentre risale la crestaGli ultimi ritocchi al memoriale delle vittime della pandemia
Un suggestivo effetto luminoso creato dalla scultura di Corteno Mariotti mentre risale la crestaGli ultimi ritocchi al memoriale delle vittime della pandemia

Il simbolo della cristianità per ricordare le decine di migliaia di persone morte per la pandemia. Da qualche giorno sulla vetta del Palone di Torsolazzo, una cima di 2.670 metri sulla testata della Val Brandet di Corteno Golgi, svetta una grande croce metallica. Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni, e grazie alla disponibilità del sindaco Ilario Sabbadini, alcune persone guidate da Diego Caldinelli, titolare di un’impresa di autotrasporti, e dall’artista Ivan Mariotti sono partite all’alba su un fuoristrada da Sant’Antonio, e dopo aver raggiungo malga Casazza ed essersi caricate in spalla i pesanti pezzi dell’opera, hanno iniziato la faticosa e lunga risalita alla cresta. L’opera è principalmente dedicata al padre di Caldinelli, Giovanni, scomparso il 19 aprile, ma vuole ricordare tutti coloro che, come il genitore dell’imprenditore, hanno perso la battaglia col virus e se ne sono andati da soli, senza il conforto di un ultimo abbraccio ai propri cari. «Questa terribile situazione, morire lontano dagli affetti, mi ha fatto pensare che mancava un tassello per chiudere anche la vita di mio papà - dice Caldinelli prima di iniziare a inerpicarsi sul ripido sentiero con nello zaino un pezzo metallico di oltre trenta chili (complessivamente, compresa la base posizionata un paio di settimane prima, il manufatto ne pesa quasi 240) -. Mi è venuta l’idea di questa croce e soprattutto di montarla sul Torsolazzo, che svetta non solo sulla Val Brandet, ma su gran parte della media Valcamonica. Perché mio padre per trent’anni ha svolto il compito di guardia in questa zona, nella Riserva naturale delle Valli di Corteno. È sempre stato molto presente, amava questi luoghi e aveva partecipato alla costruzione della chiesetta della vallata». IL COMPITO di tradurre l’idea in un manufatto resistente è stato affidato all’artista malonnese Ivan Mariotti, il quale ha pensato a una croce in acciaio cor-ten. «Ho scelto questo materiale ricco di carbonio - spiega lo scultore inventore di Lignum Summer Art, il simposio internazionale di scultura che da qualche anno si tiene in estate a Edolo - perché una volta formata la patina di ruggine superficiale si mantiene inalterato per tantissimi anni. L’ho pensata frastagliata: sembra quasi che si stia logorando. Guardandola bene invece - prosegue - al centro si vede un’altra piccola croce. Una rappresentazione della vita che continua, con la speranza di tutti noi di avere un futuro e una via d’uscita». Il memoriale verrà inaugurato domenica 19 luglio a mezzogiorno. •

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