PONTEDILEGNO

Piazza Europa, un'«odissea» infinita

di Lino Febbrari
Quasi pronto l'appalto per la posa degli impianti interni dell'autosilo Ma dopo otto anni di gestazione è spuntato già l'ennesimo ostacolo
Pontedilegno: l'aspetto attuale di piazzale Europa
Pontedilegno: l'aspetto attuale di piazzale Europa
Pontedilegno: l'aspetto attuale di piazzale Europa
Pontedilegno: l'aspetto attuale di piazzale Europa

A quasi otto anni dal primo colpo di benna, affondato da un escavatore nel paludoso terreno al di sotto del quale c'era una ben conosciuta bolla d'acqua in pressione (proprio quella che con l'avanzare dei lavori ha causato più di un problema), una volta superati tutti gli ostacoli burocratici, economici e tecnici che hanno rischiato di mandare gambe all'aria il progetto, e sorvolando sul fatto che alla fine l'opera pubblica costerà alle finanze comunali, e quindi ai cittadini, più di quattro volte la somma prevista, è il caso di dire che a Pontedilegno finalmente si inizia a intravedere la conclusione del parcheggio sotterraneo di piazzale Europa.
UN INTERVENTO faraonico non solo per i costi lievitati in modo esorbitante, per i tanti guai provocati agli immobili confinanti, per le polemiche a volte sterili, ma anche per il gran numero di veicoli (più di 300) che potranno sostare a pochi passi dalle piste e dal centro storico. Il sindaco non si sbilancia sulla data in cui la prima auto potrà varcare la sbarra della mega struttura a fianco del municipio («di annunci ne sono già stati fatti fin troppi, tutti puntualmente smentiti dagli episodi che si sono succeduti»), e di concreto, per ora, c'è che in questi ultimi giorni sono state aperte le buste contenenti le 12 offerte arrivate in municipio e relative alle opere impiantistiche (illuminazione, antincendio, segnaletica) che completeranno i piani interrati: a breve la commissione aggiudicherà l'appalto all'impresa che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa.
«Il contratto stabilisce che il vincitore avrà cento giorni per chiudere i lavori», afferma Aurelia Sandrini, che da un paio d'anni ha ereditato da Mario Bezzi la poltrona più alta del Comune. Da sistemare poi ci sarà la parte superficiale. Il progetto definitivo da qualche tempo è sul tavolo della Sovrintendenza, che per dare il via libera definitivo ha chiesto all'ente locale alcuni aggiustamenti. «Si tratta di modifiche di poco conto che non dovrebbero procrastinare troppo l'apertura del cantiere».
Recentemente alcuni media hanno polemizzato su un abbassamento di una piccola porzione di terreno verificatosi fra il cantiere e il condominio Pdl, struttura seriamente danneggiata in passato quando lo scavo si trasformò in un laghetto. «Hanno parlato di voragine, di possibile crollo del condominio quando la maggior parte del “danno” l'hanno fatto i vigili del fuoco scavando per vedere cosa c'era sotto l'avallamento; che come dimostrano le fotografie in nostro possesso all'inizio aveva una profondità massima di 30/40 centimetri – commenta il primo cittadino togliendosi più di un sassolino dalle scarpe -. I nostri tecnici ci hanno assicurato che si tratta di un assestamento e che non avrebbe nulla a che vedere col parcheggio. Comunque sia, due volte alla settimana i nostri esperti controllano l'intera area, e da lunedì a venerdì aprile una squadra di geologi incaricata dal Comune analizzerà la presunta voragine per capire da cosa è stata causata».
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