Pietre d’inciampo alla memoria

di L.RAN.
I tre abitanti di Cevo deportati dai nazisti a Mauthausen
I tre abitanti di Cevo deportati dai nazisti a Mauthausen
I tre abitanti di Cevo deportati dai nazisti a Mauthausen
I tre abitanti di Cevo deportati dai nazisti a Mauthausen

Dieci nuove pietre d’inciampo vengono posate oggi nel Bresciano e fra queste tre sono messe a dimora a Cevo in ricordo di altrettanti abitanti deportati e trucidati nel campo di concentramento di Mauthausen. A Cevo il ricordo è dedicato a Francesco Vincenti, tabaccaio, nato il 1° febbraio 1877, accusato di simpatizzare per i partigiani, arrestato l’11 maggio 1944, deportato a Mauthausen ed assassinato nel sottocampo di Melk il 31 dicembre. La seconda pietra porta il nome di Innocenzo Gozzi, mugnaio, nato il 22 dicembre 1877, accusato di aver favorito i giovani rifugiati in montagna, venne arrestato il 10 maggio 1944, deportato a Mauthausen e trucidato il 15 novembre. Il terzo cevese internato fu Giovanni Battista Matti, stradino, nato il 20 gennaio 1893, reduce della Grande Guerra, fu accusato di essere informatore dei garibaldini, arrestato il 9 maggio 1944, deportato a Mauthausen dove morì per una grave malattia il 22 maggio 1945 nel campo di concentramento di Gusen. L’iniziativa delle «Pietre d’inciampo» si deve all’amministrazione comunale, al Museo della Resistenza di Valsaviore ed alla Cooperativa cattolico democratica di cultura. La cerimonia si terrà nel pomeriggio a partire dalle ore 14 in Comune con la presentazione dell’iniziativa da parte di Alberto Franchi della Ccdc; a seguire ad intervallo di 20 minuti l’ideatore Gunter Demig poserà le pietre d’inciampo: alle 14,20 in via Fiume 2 alla memoria di Francesco Vincenti, alle 14,40 in via Trento 8 per Innocenzo Gozzi ed alle 15 per Giovanni Battista Matti in via San Vigilio 124. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti