Pisogne è in ostaggio dei bulletti del week end

Tra i residenti e i commercianti del centro storico  di Pisogne monta l’indignazione per l’atteggiamento sfrontato di compagnie di adolescenti
Tra i residenti e i commercianti del centro storico di Pisogne monta l’indignazione per l’atteggiamento sfrontato di compagnie di adolescenti
Tra i residenti e i commercianti del centro storico  di Pisogne monta l’indignazione per l’atteggiamento sfrontato di compagnie di adolescenti
Tra i residenti e i commercianti del centro storico di Pisogne monta l’indignazione per l’atteggiamento sfrontato di compagnie di adolescenti

•• Il fenomeno non è nuovo, ma negli ultimi mesi ha subito una preoccupante recrudescenza. Ad ogni fine settimana il centro storico di Pisogne è invaso da orde di ragazzini che bivaccano nella zona compresa tra la Puda e il lungolago passando per la piazza. Al netto delle disposizioni anti-Covid che vietano gli assembramenti, è il comportamento dei gruppi di adolescenti a preoccupare i residenti. Le segnalazioni di episodi di vandalismo e inciltà scanditi da rifiuti abbandonati negli spazi pubblici, scalinate prese a sputi o usate proditoriamente come vespasiani, si sono moltiplicate insieme alle denunce di adulti e anziani insultati perchè colpevoli di aver rimproverato le compagnie di giovanissimi per il loro comportamento. E non sono mancati gli episodi di bullismo ai danni di coetanei. Il dibattito sui social è diventato serrato tra chi parla di grave problema sociale e chi invoca la presenza delle famiglie. Di certo i residenti non ne possono più. «Arrivano a decine - racconta un’inquilina di un alloggio del palazzo che si affaccia sulla piazzetta - si assembrano, spesso senza indossare la mascherina. Danneggiano panchine, bevono birra e spaccano le bottiglie, rubano biciclette che poi buttano nel lago. Se dici loro qualcosa, ti insultano e ti prendono in giro». La soluzione? «Serve che i genitori stiano più attenti, e che vigilino sui propri figli». La situazione è pesante. «Ci sono momenti in cui davvero la situazione rischia di degenerare – ammette un altro residente che rivela di essersi già rivolto alle istituzioni e alle forze dell’ordine senza risultati – e il disturbo diventa insopportabile. Oltre al fatto che l’immondizia che abbandonano dobbiamo ripulirla noi». C’è chi ha provato leva sul dialogo. «Ho parlato a questi ragazzini dagli atteggiamenti da bulli – conferma un abitante del centro storico – e ho chiarito che nessuno sta loro vietando di divertirsi e di passare del tempo insieme. Ma i vetri rotti in terra possono far male a qualcuno, serve rispettare gli altri e quello che li circonda». «Sabato pomeriggio hanno fatto esplodere tre bombe carta – conferma un negoziante – i vetri del mio esercizio hanno tremato. Si è toccato il fondo». «Un anziano che ha semplicemente chiesto di moderare i toni è stato circondato e preso a male parole, quindi “scortato” fino a casa sua, subendo minacce di ogni tipo», incalza un altro esercente. «Se dici loro qualcosa – spiega un barista – la risposta è che ai minorenni non si può fare nulla». I commercianti si dividono tra chi cerca di capire e chi invece ha paura. «Mi mancano tre anni alla pensione – spiega il titolare di un punto vendita – non voglio casini. Ci mancherebbe di dovere pagare danni su danni». Nei fine settimana spesso i carabinieri e la Polizia locale pattugliano la zona, ma non è facile cogliere in flagrante i ragazzini. «Hanno dato qualche multa per violazione alle misure anticontagio – ammette un negoziante del lungolago – ma non è servito a nulla». La misura insomma sembra colma e l’esasperazione cresce di week end in week end.•.

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