LA SVOLTA

Porte aperte sui «pitoti» Ora c’è un solo biglietto per vedere tutti i parchi

di Luciano Ranzanici
La novità attesa da anni sarà finalmente operativa da questo sabato ma resterà sperimentale per un «collaudo» fino alla fine dell'anno
Capodiponte, uno scorcio del Parco archeologico dei Massi di Cemmo
Capodiponte, uno scorcio del Parco archeologico dei Massi di Cemmo
Capodiponte, uno scorcio del Parco archeologico dei Massi di Cemmo
Capodiponte, uno scorcio del Parco archeologico dei Massi di Cemmo

Nel 2019 da queste parti sono stati festeggiati i 40 anni trascorsi dall’inserimento dell’arte rupestre camuna nell’elenco del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco; l’anno in corso, invece, verrà ricordato per l’introduzione - finalmente - del biglietto unico per la visita ai parchi archeologici del territorio gestiti da Stato, Regione e Comuni. In realtà si tratta di una sperimentazione, perché l’utilizzo del ticket, valevole per l’accesso a cinque diverse aree graffite, al Museo nazionale della Preistoria di Valle Camonica e al Musero didattico di Nadro, per ora sarà valido fino alla fine dell’anno, in previsione poi di una operatività definitiva.

Il «Valle Camonica pass incisioni» viene messo in vendita al costo di 11 euro, sarà prenotabile esclusivamente online attraverso i siti dei parchi interessati e del Mupre, oltre che attraverso www.musement.com grazie alla collaborazione prestata da Tui Musement, che è il partner tecnologico del progetto. Rimangono comunque in vigore la modalità d’accesso attuali per visite a un singolo sito attraverso le biglietterie. L’esperimento inizierà sabato con i primi accessi nel Parco nazionale delle Incisioni rupestri di Naquane, nel Mupre e nel Parco archeologico comunale di Seradina e Bedolina a Capodiponte, nel Parco archeologico nazionale dei Massi di Cemmo, nella Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo (col Museo didattico di Nadro) e nel Parco comunale di Luine di Darfo.

Il Valle Camonica pass incisioni, presentato ieri mattina, consentirà di effettuare una visita non completa ma molto, molto ampia a un patrimonio archeologico che, dopo la lunghissima chiusura dei diversi siti, si presenta con una veste rinnovata: nuovi percorsi, una nuova segnaletica, informazioni puntuali e ulteriori servizi. In videoconferenza, i rappresentanti di istituzioni ed enti che due anni fa sottoscrissero l’accordo di valorizzazione dei siti Unesco, la Regione, la direzione regionale Musei Lombardia, la Sovrintendenza, la Comunità montana che è l’ente gestore del Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco, hanno ricordato quanto questa sinergia abbia già procurato i primi buoni risultati. Lo scorso anno, a pochi mesi di distanza dall’avvio della collaborazione, venne siglato il protocollo d’intesa per l’adozione del biglietto unico, che rappresenta «la volontà di superare questo momento drammatico d’emergenza sanitaria con strumenti integrati e innovativi».

Emanuela Daffra, direttrice di Musei Lombardia, dopo aver rivolto un benaugurante «bentornati» ai primi visitatori si è augurata che «nel momento in cui riapriamo, e spero per sempre, seppur in condizioni mai vissute prima, si possa offrire un linguaggio dei segni molto omogeneo su un percorso improntato su una triplice A, accoglienza, accessibilità e amicizia. Per la valle con il suo patrimonio si tratta di una prova di tenuta importantissima in vista degli eventi che sarà chiamata a promuovere nel 2023 in occasione di Brescia e Bergamo città della cultura». •.

Suggerimenti