ALTA VALCAMONICA

Presena, un mese di aperture. Il primo weekend fa il pieno

di Lino Febbrari
Pontedilegno  Un’immagine del Presena che nel weekend è stato la palestra per gli sci clubNel primo  weekend a quota tremila c’è stato un piccolo assalto
Pontedilegno Un’immagine del Presena che nel weekend è stato la palestra per gli sci clubNel primo weekend a quota tremila c’è stato un piccolo assalto
Pontedilegno  Un’immagine del Presena che nel weekend è stato la palestra per gli sci clubNel primo  weekend a quota tremila c’è stato un piccolo assalto
Pontedilegno Un’immagine del Presena che nel weekend è stato la palestra per gli sci clubNel primo weekend a quota tremila c’è stato un piccolo assalto

Gli sci club avevano bisogno di proseguire con gli allenamenti, e gli istruttori la necessità di completare i corsi avviati durante l’inverno; così, nel fine settimana appena trascorso la società Carosello Tonale ha deciso di aprire le cabinovie che dal passo del Tonale raggiungono i tremila metri del ghiacciaio Presena. L’opportunità è stata colta al volo da oltre 350 tra dirigenti, atleti, maestri di sci e allievi che, tra sabato e ieri, hanno potuto svolgere più sessioni di allenamento e discese sulle piste in una cornice da cartolina, con tantissima neve, temperature gradevoli e sole splendente. L’ennesima giornata da favola di un’annata storta per gli appassionati, molti dei quali si sono convertiti agli sci con le pelli, e per gli operatori, i quali sfruttano questa ultima finestra per preparare le strutture ricettive d’alta quota all’estate. «Peggio di così l’inverno non poteva andare - commenta Federico Bendetti, responsabile di tutti i rifugi sul ghiacciaio (Paradiso, Capanna Presena e Glacier Tremila) e di Malga Valbiolo, sul versante trentino del Tonale -. Ora non possiamo che contare sull’estate per cercare di recuperare le perdite. Sfruttiamo questo mese, questo piccolo ritorno all’inverno, che la società impiantistica ha voluto concedere agli atleti fino al 23 maggio, per iniziare i preparativi in vista, si spera, della ripartenza ai primi di giugno. Ne abbiamo veramente bisogno: attendiamo i ristori per tamponare la situazione e aspettiamo con ansia le disposizioni che dovremo necessariamente attuare per lavorare in sicurezza». Oltre ai 350 e più fortunati che nella prima due giorni di apertura hanno potuto salire in quota con le telecabine, sul Presena si sono arrampicati, soprattutto ieri, anche tantissimi amanti dello scialpinismo, che hanno faticato lungo i tradizionali itinerari fuoripista; in particolare il Cantiere e la pista nera del Paradiso. «Io e mia moglie abbiamo fatto una spettacolare salita e possiamo dire di aver vissuto un’esperienza fantastica - commenta Gianni Stablum, qualche anno fa ai vertici della Carosello Tonale -: una giornata stupenda, col sole che ci ha accompagnato per quasi tutta la salita; ma anche nei tratti all’ombra si stava bene. Una volta in cima il panorama che abbiamo potuto ammirare ci ha fatto dimenticare la fatica. Adesso ci aspetta una discesa di quasi sette chilometri per arrivare alla cantoniera da dove siamo partiti alle 8. Salendo abbiamo avuto anche modo di riflettere sulla brutta situazione in cui ci troviamo - conclude Stablum -. Speriamo che presto tutto possa riprendere a girare per il verso giusto per le attività imprenditoriali, commerciali e per le persone di tutta Italia che stanno soffrendo molto, dal punto di vista sanitario ma anche finanziario». Fino a domenica 23 maggio le due cabinovie saranno a disposizione degli atleti. Poi, da lunedì 24, i dipendenti della società impiantistica effettueranno gli annuali controlli e la manutenzione degli impianti a fune. Ai primi di giugno partiranno con l’operazione «grande coperta» che nei mesi estivi si ripete ormai da una quindicina di anni: la stesura di oltre 100mila metri quadrati di uno speciale tessuto geotessile che fino a settembre riparerà ciò che resta del Presena dai raggi del sole e ridurrà la fusione del ghiaccio.•.

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