Profugo di giorno, spacciatore di sera

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I carabinieri hanno arrestato un richiedente asilo mentre spacciava
I carabinieri hanno arrestato un richiedente asilo mentre spacciava
I carabinieri hanno arrestato un richiedente asilo mentre spacciava
I carabinieri hanno arrestato un richiedente asilo mentre spacciava

Aveva deciso di arrotondare il pocket money giornaliero da 2,5 euro concesso dallo Stato ai richiedenti asilo, spacciando droga tra gli adolescenti. A tradire il pusher ribattezzato lo «zio del parchetto» dai giovani che sui social si scambiano informazioni su dove acquistare la materia prima per gli spinelli, sono stati i genitori dei suoi clienti, quasi tutti minorenni. Le segnalazioni ripetute e circostanziate di mamme e papà hanno spinto i carabinieri della stazione di Darfo a organizzare una serie di appostamenti mirati attorno al parco di Boario dove il nigeriano di 29 anni incontrava i ragazzi per vendere la droga. Durante un sopralluogo, i militari hanno scorto il profugo seduto su una panchina. Alla vista dei carabinieri, l’immigrato ha perso la testa e in modo plateale si è sbarazzato di un involucro gettandolo nel prato. Il 29enne è stato subito bloccato. I componenti della pattuglia hanno recuperato il cartoccio che custodiva otto dosi di marijuana. Al pusher sono stati sequestrati 70 euro ritenuti frutto dell’attività di spaccio. Il nigeriano è stato identificato in caserma dove i carabinieri hanno appurato che era un richiedente asilo. Il nigeriano è stato così arrestato per reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Sottoposto a rito direttissimo il Giudice ha convalidato l’arresto. Se fosse condannato rischia di perdere lo status di profugo e l’ospitalità negli Sprar. •

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