«Provinciale 5», il futuro deve attendere

di Claudia Venturelli
La provinciale costretta al palo per lo stop imposto dal virus
La provinciale costretta al palo per lo stop imposto dal virus
La provinciale costretta al palo per lo stop imposto dal virus
La provinciale costretta al palo per lo stop imposto dal virus

Prima la burocrazia, poi il Covid-19 e infine la stagione turistica alle porte. È così che i lavori di allargamento della provinciale 5 slittano ancora, al primo settembre. LA STRADA, già ampliata nella parte più a valle, avrebbe dovuto essere pronta per l'estate, così da essere testata sia dai turisti, sia dalla 50esima edizione della cronoscalata Malegno-Borno che, nelle ultime ore, è stata rinviata al 2021. Ma non tutto è andato secondo i piani iniziali, anzi nulla: a metà marzo era prevista l’apertura del cantiere, ma l'emergenza Coronavirus ha stoppato tutto. Il rinvio all'inizio di luglio è stato invece fermato dai sindaci dell'Altopiano del sole che, pur aspettando con ansia l'opera, hanno ritenuto non fosse la fase iniziale dell'estate il momento giusto per creare disagi alla viabilità. Così è stato scelto il primo settembre per far decollare l’intervento: durerà 90 giorni e contemplerà un senso unico alternato che peserà comunque su chi la percorre tutti i giorni. I lavori saranno articolati su tre lotti in aggiunta a quello già concluso per l’allargamento dei tratti più stretti che penalizzano turisti e pendolari. I CANTIERI saranno tutti sul territorio di Malegno, l’ente locale che si è preso in carico anche le opere finanziate dal titolare della strada: si interverrà prima e dopo la «curva del vento», in località Pisoda, all’altezza della santella e poco sotto il bivio per Lozio. L’operazione è diventata possibile grazie all’impegno della Provincia, che investe 300 dei 340 mila euro necessari, e alla Comunità montana, che non solo ha stanziato 20 mila euro (i restanti li hanno messi sul piatto i Comuni), ma ha anche costruito il percorso necessario a raggiungere l’obiettivo. «Solo a lavori finiti si potrà parlare di una strada che guarda al futuro e allo sviluppo del territorio», hanno detto in coro i sindaci di Malegno, Ossimo, Borno e Lozio. Un intervento che, si auspica, sia senza intoppi visto che un ulteriore rinvio sommerebbe i lavori a quelli in partenza a inizio 2021 sul ponte che a Cividate si immette sulla ss 42. Per i pendolari dell'Altopiano del sole diretti a sud di Malegno significherebbe il black out totale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti