Provinciale in pericolo Lavori pronti a partire Riapertura per maggio

di Claudia Venturelli
Borno  Il sopralluogo avvenuto ieri mattina sul tratto a rischio della sp 5Una delle fessurazioni presenti sul muro di sostegno della provinciale
Borno Il sopralluogo avvenuto ieri mattina sul tratto a rischio della sp 5Una delle fessurazioni presenti sul muro di sostegno della provinciale
Borno  Il sopralluogo avvenuto ieri mattina sul tratto a rischio della sp 5Una delle fessurazioni presenti sul muro di sostegno della provinciale
Borno Il sopralluogo avvenuto ieri mattina sul tratto a rischio della sp 5Una delle fessurazioni presenti sul muro di sostegno della provinciale

Il traguardo temporale è fissato alla fine di maggio: entro quel limite la provinciale 5, che nel tratto oltre l’abitato di Paline di Borno e al confine con la Val di Scalve è chiusa dall’inizio di marzo, potrebbe riaprire al transito. Anche il tempo dovrà fare la sua parte: i lavori che comprendono anche gettate di cemento necessitano di sole, e di qualche grado in più rispetto a questi giorni dall’aria invernale. Le opere inizieranno entro una settimana/dieci giorni dalla chiusura della fase progettuale: lo hanno confermato ingegnere e tecnici della Provincia di Brescia, titolare della strada, che ieri mattina con un nuovo sopralluogo hanno evidenziato l’aggravamento di una situazione monitorata da tempo. Il muro che sorregge la strada, siamo a Borno ma pochi metri prima del confine bergamasco, non è solo spanciato: ci sono fessure che entrano fino a 80 centimetri. «Vuol dire che il manufatto si sta lasciando andare - hanno sottolineato i tecnici - e questo si vede anche dal fatto che la strada ha avuto un cedimento». Un problema storico di quel tratto: lo dimostra il divieto di transito ai mezzi oltre le 5 tonnellate di peso segnalato su entrambe le direzioni. Con i lavori in partenza si ripristinerà anche la portata della strada: non verrà infatti ricostruito il muro ma sarà realizzata una palificata poi mascherata con un rivestimento prescritto dalla Comunità montana. L’importo totale dei lavori si aggira tra i 60 e i 70mila euro, ed è interamente a carico dell’amministrazione provinciale. Tra la metà e la fine di maggio, quando saranno ormai tre i mesi di chiusura che avranno interessato il tratto, l’arteria potrebbe riaprire al traffico. «La Provincia ci ha dato tempi certi - ha dichiarato il sindaco di Borno Matteo Rivadossi presente al sopralluogo - e questo ci fa tirare un sospiro di sollievo perchè conosciamo i disagi che sta creando a numerosi cittadini, sia bornesi sia scalvini, che utilizzano questo collegamento per gli spostamenti quotidiani, per lo più lavorativi». Nei giorni scorsi qualcuno, esasperato dalla situazione, per protesta ha imbrattato i cartelli che annunciano la chiusura e ne ha buttati nella scarpata altri, insieme ai new jersey di plastica che con quelli in cemento interrompono la circolazione. «Continueremo a controllare la situazione come abbiamo fatto finora - chiude Rivadossi - così da tenere informati i cittadini sull’evolversi della situazione, ma soprattutto per tenere alta l’attenzione sui disagi». La sp 5, panoramica con vista Presolana, per molti è un collegamento secondario ma per chi si sposta per lavoro tra l’Altopiano del sole e la Val di Scalve è fondamentale per evitare tragitti lunghi il doppio. È anche l’unica via di fuga durante la cronoscalata Malegno Ossimo Borno confermata dall’Aci il 12 e 13 giugno. Se i tempi dei lavori verranno rispettati si chiuderanno giusto in tempo per garantire un’alternativa alla chiusura della sp 5, dando spazio a una manifestazione che torna dopo lo stop per Covid nel 2020 con la 50esima edizione. •.

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