Residenti in assemblea nell’attesa della svolta

Tra i servizi «contesi» a Montecampione c’è quello della gestione del ciclo idrico integrato
Tra i servizi «contesi» a Montecampione c’è quello della gestione del ciclo idrico integrato
Tra i servizi «contesi» a Montecampione c’è quello della gestione del ciclo idrico integrato
Tra i servizi «contesi» a Montecampione c’è quello della gestione del ciclo idrico integrato

Quello di giovedì sarà un giorno importante per il Consorzio dei residenti di Montecampione: il calendario prevede discussione e approvazione del bilancio di previsione 2022. Dovrebbe essere l’ultimo documento di programmazione economica da gestire con l’attuale forma giuridica, dato che è stata depositata in Regione la domanda per la trasformazione da associazione non riconosciuta a riconosciuta. Con lo scopo - tra gli altri - di potersi occupare di prestazioni da ente pubblico. L’istanza è ora sotto la lente di ingrandimento degli uffici regionali, che si sono rivolti alla Prefettura di Brescia per avere delucidazioni in merito a un passaggio del nuovo Statuto. In particolare, l’attenzione è sull’articolo 5, che parla della possibilità per il Consorzio di gestire servizi pubblici. «Poiché lo statuto prevede la gestione di servizi pubblici a beneficio dei consorziati nell’ambito del perimetro consortile - si legge nella lettera partita da Milano - si chiede di acquisire tutti gli elementi per una valutazione del procedimento in questione». Su questo stesso tema in passato sono arrivati anche altre «domande» della Prefettura rivolte ai Comuni di Artogne e Piancamuno. Ora la stessa cosa la fa la Regione, dove si sta istruendo la pratica per la nuova personalità giuridica dell’ente. Nel nuovo statuto inviato agli uffici regionali compare l’affermazione «può provvedere», che ha sostituito la precedente e più netta «provvede», ma evidentemente i funzionari di palazzo Lombardia vogliono capire bene chi fa che cosa in merito a servizi di competenza comunale come captazione e manutenzione della rete dell’acqua potabile, pulizia e manutenzione delle strade, raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, sorveglianza e pulizia del sistema di raccolta delle acque fognarie, tutti incarichi solitamente in carico agli enti locali. La chiusura del procedimento dovrebbe avvenire entro la seconda decade di febbraio, sempre che non arrivino richieste di integrazione da parte della Regione. •. D.Ben.

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