San Salvatore nuova tappa del percorso dedicato a erboristeria e botanica

di L.RAN.

Gli spazi e la sicurezza non mancano in questa splendida cornice; e così, nonostante la pandemia Capodiponte ripropone «LabOratorium 2020», l’officina culturale di San Salvatore (inteso come monastero) che ha preso il via giovedì scorso e che proseguirà fino a mercoledì 5 agosto nello splendido edificio religioso. La propone la Fondazione Camunitas, che è la proprietaria del monastero, offrendo sotto la direzione artistica di Vittorio Pedrali incontri, riflessioni e dialoghi in collaborazione con l’Accademia Arte e vita di Breno, col supporto della società Carlo Tassara e il patrocinio della Comunità montana e del Comune di Capodiponte. Il presidente della fondazione, Battista Albertani, definisce il cartellone «un viaggio alla scoperta delle virtù dei frutti e del mondo vegetale, come risorse che intrecciano sapere medico erboristico, sacralità, arte, scienza e medicina. Ma per la nostra associazione è anche l’occasione di aprire il monastero cluniacense, trasformandolo in un centro di formazione e divulgazione per l’intero territorio camuno». I TRE INCONTRI in programma, tutti all’esterno del monastero per un massimo di 50 persone alla volta? Si è partiti con Simonetta Bernasconi, docente dell’Accademia di Brera specialista in antiche tecniche pittoriche e conoscitrice delle erbe tintorie, che ha proposto un excursus sulla relazione tra pigmenti vegetali, la loro paziente lavorazione e l’utilizzo nella colorazione delle antiche miniature sacre. Oggi alle 20,45 sarà la volta di Erika Maderna, studiosa della connessione della natura femminile ed erboristeria, e mercoledì 5 agosto chiuderà il ciclo Giuseppe Barbera, uno dei massimi storici della botanica. Per prenotare la partecipazione c’è l’indirizzo di posta elettronica laboratorium@camunitas.it.

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