Scuola a basso impatto, l’operazione è riuscita

di C.VEN.
L’esterno della scuola elementare di Malegno
L’esterno della scuola elementare di Malegno
L’esterno della scuola elementare di Malegno
L’esterno della scuola elementare di Malegno

Dopo essersi messa il cappotto nuovo, un isolamento naturale in lana di pecora che decisamente non è da tutti, la scuola di Malegno ha chiuso il restyling con altri lavori importanti: un cantiere che l’ha vista protagonista negli ultimi mesi col completamento di un progetto di riqualificazione energetica che stava a cuore al Comune. La differenza l’ha fatta il nuovo contributo ministeriale a tema arrivato a inizio anno, e giovedì, al ritorno nelle aule i bambini troveranno un edificio non solo più bello e colorato fuori, ma nuovo e confortevole anche dentro. «ABBIAMO sostituito la caldaia e piazzato un impianto di riscaldamento a pavimento, che è stato rifatto - spiega il sondaco Paolo Erba -. Infine abbiamo sistemato anche i bagni, impianti compresi». L’idea è quella di non mettere più mano all’edificio per i prossimi trent’anni, se non nella parte educativa e formativa che qui a Malegno è sempre sotto la lente con l’obiettivo di migliorare, sperimentare e coinvolgere. «La nostra amministrazione - aggiunge Dario Pezzoni, consigliere con delega all’Istruzione - ha deciso di promuovere una linea educativa comune trasversale, che coinvolge non solo la scuola ma tutte le agenzie educative del paese. Linea che ha al centro l’imparare facendo e l’imparare giocando. La prima iniziativa vedrà la fondazione di un’associazione che durante l’anno organizzerà eventi per bambini, ragazzi e genitori». Un’altra novità che accoglierà i bambini alla ripresa imminente delle lezioni. Tutto farà il paio con un ambiente nuovo, studiato nei minimi dettagli. Per la parte esterna sono stati necessari due anni solo per la progettazione e lo studio di altri casi simili. La lana di pecora, ormai un rifiuto speciale, a Malegno è stata utilizzata per realizzare un sogno: scaldare la scuola. È elastica, traspirante e climatizzante contro caldo e freddo, e qui è stato attuato un progetto di bioedilizia che sposa gli obiettivi dell’amministrazione, ovvero garantire la sicurezza degli scolari e risparmiare. SEGUE questa linea anche il lavoro che è venuto dopo e che ha caratterizzato l’estate e fatto salire l’importo di un intervento che viene consegnato alle prossime generazioni: «In totale sono stati spesi poco più di 800 mila euro - chiude il sindaco -. Buona parte arrivano dalle casse del Comune, ma in questo ultimo intervento, costato 300 mila euro, ce ne sono anche 210 mila finanziati direttamente dal ministero dell’Istruzione». •

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