Scuole sicure, arriva una risposta per la Beata

C’è un grave ritardo nella soluzione del problema degli spazi per il distanziamento degli scolari nella scuola della Beata. Era questo il contenuto dell’allarme lanciato nei giorni scorsi dal gruppo di minoranza consiliare «Pian Camuno 4.0» e riportato da Bresciaoggi. A distanza di pochissimi giorni è arrivata la «risposta» dell’amministrazione comunale. Giovedì mattina sono infatti iniziati i lavori per posizionare alcuni moduli abitativi da utilizzare come aule. Nuovi spazi che garantiranno il necessario distanziamento e che permetteranno di evitare trasferimenti negli iscritti nella elementare del capoluogo. IL SINDACO Giorgio Ramazzini si era infatti detto contrario all’ipotesi che consigliava di portare tutti nei locali della primaria di Piancamuno, proprio di fronte al municipio. «Si sarebbe accentuato il rischio di assembramento - aveva affermato - mentre così la scuola della frazione Beata è salva e viene pure assicurato il rispetto della normativa sul distanziamento». I due moduli sono stati piazzati su una piattaforma appositamente realizzata all’ingresso dell’edificio scolastico, mentre all’interno sono in corso i lavori per ampliare le aule con la demolizione di alcune pareti. «Abbiamo lavorato in silenzio, e saremo pronti per l’inizio dell’anno scolastico», hanno commentato il sindaco, l’assessore Gian Pietro Bianchi e il consigliere Marco Marinoni che ha mantenuto i rapporti con l’Istituto comprensivo. TUTTI E TRE gli amministratori e Simonetta Marafante, dirigente del comprensivo «Fratelli Rosselli» cui fa capo la primaria della Beata, giovedì mattina erano presenti alla messa in opera dei moduli, per essere certi relativamente al rispetto dei protocolli anti contagio. Alla Beata le classi elementari sono cinque, frequentate da una novantina di bambini che con l’intervento in atto non dovranno allungare ogni giorno il loro tragitto da e per le aule scolastiche. •