Sentieri, una ricchezza che guarda ai volontari

di Domenico Benzoni
Uno dei sentieri  affidati ai volontari di Piancamuno passa dalla torre medievale della Beata
Uno dei sentieri affidati ai volontari di Piancamuno passa dalla torre medievale della Beata
Uno dei sentieri  affidati ai volontari di Piancamuno passa dalla torre medievale della Beata
Uno dei sentieri affidati ai volontari di Piancamuno passa dalla torre medievale della Beata

La rete sentieristica è insieme un retaggio storico e un patrimonio per i Comuni, soprattutto per quelli montani. Ma per gli enti locali la manutenzione rappresenta un costo non sempre sostenibile. Ecco perché quello di Piancamuno si è affidato a una associazione di volontariato. L’Asd Fuori corsa guidata da Stefano Poiatti si è convenzionata con l’ente pubblico proprio per gestire le strade boschive che dal capoluogo salgono verso la stazione turistica di Montecampione toccando le frazioni di Solato e Vissone e località fuori mano come Minolfa, Case greche, Tavole, Castelletto, San Pietro, Fane, per arrivare fino in Val Negra e Fodestal. Senza dimenticare la frazione Beata, con l’antica torre medievale che svetta nella parte alta dell’abitato. Un dedalo di percorsi poco conosciuti, ma molto suggestivi. Per renderli accessibili al meglio, il Comune fornirà all’associazione Fuori corsa i cartelli segnaletici necessari, mentre i volontari si assumeranno l’onere di tenerli puliti e percorribili, curando la manutenzione ordinaria attraverso la sistemazione del fondo e il taglio della vegetazione. Gli interventi corposi, come la rimozione di eventuale materiale franoso, rimarranno invece in carico al Comune. L’accordo dureràa fino a fine 2023, con la possibilità di un rinnovo. Ancora una volta, insomma, il volontariato dà la sua preziosa mano al pubblico, assumendosi un impegno preciso: «Nell’espletamento delle proprie mansioni i volontari dell’associazione dovranno osservare un comportamento serio, corretto e dignitoso, tale da non danneggiare l’immagine del Comune nei confronti dei cittadini», viene specificato nel testo dell’accordo. Ma forse non ci sarebbe stato bisogno nemmeno di metterlo nero su bianco, dato che di solito chi offre gratuitamente la propria disponibilità sa anche rispettare gli altri. Stando all’intesa, l’associazione è tenuta a garantire un adeguato numero di interventi, concordando con l’amministrazione il programma operativo sulla base dei bisogni prioritari e utilizzando esclusivamente volontari; preferibilmente residenti nell’ambito territoriale dell’area coinvolta dalla pulizia. •.

Suggerimenti