Servizi primari, la battaglia si sposta al Tar

di Domenico Benzoni
I servizi primari per Montecampione finiscono al Tar
I servizi primari per Montecampione finiscono al Tar
I servizi primari per Montecampione finiscono al Tar
I servizi primari per Montecampione finiscono al Tar

Non ci sono rassegnazione e neppure incertezze nel confronto che sembra infinito tra il Comune di Artogne e il Consorzio dei residenti di Montecampione. Uno dei prossimi passaggi amministrativi previsti (tecnicamente già operativo) è quello rappresentato dall’acquisizione da parte dell’ente pubblico del servizio idrico integrato: la scelta è stata deliberata dal consiglio comunale di Artogne lo scorso 28 marzo, ma ha visto la mobilitazione dello storico Consorzio, che recentemente ha incaricato i propri legali di opporsi al passaggio gestionale presentando un ricorso al Tar. DOPO AVER assistito (non senza reazioni) al passaggio di mano del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ora l’associazione che si occupa da sempre della stazione turistica vede sfuggire dal proprio controllo anche quello acquedottistico, così come è già successo per le strade interne al villaggio di quota 1.200, i parcheggi e le aree verdi. Insomma, di fatto si troverebbe senza quelle competenze che ha gestito per oltre un quarantennio e che riteneva sue. Già nel marzo dello scorso anno il prefetto di Brescia aveva però indicato il 31 dicembre del 2018 come data ultima per avocare ai Comuni i servizi pubblici della stazione turistica. Se Piancamuno da parte sua ha preso tempo, Artogne ha preferito incamminarsi velocemente sulla strada richiesta dall’autorità prefettizia. A scelte fatte, come si diceva, è però arrivata la notizia del ricorso al Tribunale amministrativo finalizzata a ottenere «l’annullamento della delibera del 28 marzo 2019, di tutti gli atti, provvedimenti, proposte, pareri, note determinazioni...assunti ai fini dell’adozione e di ogni altro atto connesso a quelli summenzionati». TRA I MOTIVI di contestazione di quella che è stata definita dall’avvocato di parte una «arbitraria operazione ideata dal Comune» c’è il piano tariffario allegato alla delibera, con il quale vengono quantificati gli oneri che dovrà sostenere Artogne per gestire il servizio idrico in quel di Montecampione e la tariffa a carico degli utenti. In base alla delibera del consiglio comunale presa di mira, col primo luglio 2019 la gestione diretta ed effettiva del servizio idrico a Montecampione è passata al Comune. Ora si tratterà di vedere che cosa deciderà la giustizia amministrativa. Con una certezza comunque vada: la fine delle tensioni tra i contendenti è lontana. •

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