Servizio civile col Sol.co. Un’esperienza nel sociale aperta a sette giovani

di C.VEN.
La sede del consorzio di cooperative Sol.co. Camunia
La sede del consorzio di cooperative Sol.co. Camunia
La sede del consorzio di cooperative Sol.co. Camunia
La sede del consorzio di cooperative Sol.co. Camunia

Gli organizzatori sono ottimisti e ritengono di poter avviare l’operazione in primavera, e per i potenziali partecipanti, oltre che una occasione di crescita umana e professionale si prospetta una opportunità di «fuga» dalle restrizioni sanitarie. Quale opportunità? quella offerta da un anno di servizio civile nelle cooperative sociali del territorio sotto il coordinamento di Sol.co. Camunia dopo lo stop imposto dal Covid. Sono sette i posti disponibili per giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, ai quali viene chiesto un impegno di 25 ore settimanali in cambio di un contributo di 439 euro al mese. «QUESTA è una progettazione che abbiamo ripreso coordinandoci con le nostre cooperative Il Cardo di Edolo, Azzurra di Darfo e Arcobaleno di Breno - spiega Christian Ramus, direttore del Sol.co. -. L’idea è avvicinare giovani alla cooperazione sociale, con l’obiettivo di inserire nuove forze nell’organico delle nostre strutture». I volontari (retribuiti) saranno protagonisti del progetto «Social Graffiti 3». Le domande di adesione vanno presentate on line su https://domandaonline.serviziocivile.it, e devono arrivare entro il 15 febbraio alle 14. «Il piano è stato redatto durante il lockdown - ha chiarito Aldo Barbieri, responsabile del progetto - ed è per questo che si è pensato a quello che può essere l’apporto dei giovani nelle attività delle cooperative per far superare agli ospiti questo periodo difficile per tutti». UN’ESPERIENZA che ha già formato altri ragazzi. A qualcuno ha cambiato la vita: Dorina Gandini, 24 anni di Piamborno, è una di queste. Impegnata tra febbraio e dicembre 2019 nella cooperativa Azzurra oggi ha scelto di iscriversi alla facoltà di Scienze dell’educazione: «Ero in un momento di confusione totale, avevo appena finito il liceo e non sapevo cosa fare - racconta -. Mi sono buttata e ho trovato la mia strada: ho capito che voglio lavorare nel mondo della disabilità. Sono rimasta in contatto con la cooperativa e così sono diventata socia».

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