Smantellata
la cupola dei
narcotrafficanti

di Valerio Morabito
Parte della droga sequestrata
Parte della droga sequestrata
Parte della droga sequestrata
Parte della droga sequestrata

Potrebbe allungarsi l’ombra dei clan della Kanun, la mafia albanese dietro l’organizzazione di narcotrafficanti che aveva solide radici in Valcamonica. Delle 13 persone raggiunte da un’ordinanza cautelare, undici sono originarie del Paese delle aquile. Dieci sono finite in carcere. Tra queste un 31enne residente a Malegno. Ai vertici della struttura criminale c’erano due fratelli di 27 e 25 anni domiciliati a Fiesole. Il blitz scattato all’alba di ieri è l’epilogo di un’articolata indagine iniziata nel giugno del 2019 con il sequestro di 500 grammi di cocaina a Breno. In quella circostanza erano stati arrestati due fidanzati albanesi e un artigiano camuno. I CARABINIERI delle compagnie di Breno e Clusone sotto l’egida della Direzione distrettuale antimafia di Brescia, hanno ricostruito le rotte, i canali di approvvigionamento e le piazze di spaccio del traffico internazionale di cocaina, che veniva smistata in tutto il Nord Est. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 11 chili di cocaina, uno di marijuana e circa 50 mila euro. La base logistica dei narcotrafficanti era Firenze, ma l’approdo dei corrieri era la Valcamonica e la sponda bergamasca del Sebino. Le partite di droga viaggiavano su due auto, poi sequestrate, dotate di doppio fondo che permettevano di occultare la droga e superare indenni eventuali controlli. Nel fine settimana è scattato il blitz: i carabinieri hanno fermato la Nissan Qashqai di uno dei corrieri. I militari hanno scoperto un vano segreto - la cui apertura poteva avvenire solo tramite un pulsante che era nascosto sotto la moquette del tetto - nel quale si trovavano dieci panetti di cocaina del peso di 10 chilogrammi. Sull'auto c'era anche la moglie del 51enne di Pieve a Nievole che lo aveva accompagnato durante il viaggio. Nella circostanza è finito in manette anche il più grande dei due fratelli albanesi di Fiesole che con una seconda auto stava facendo rientro in Toscana insieme ai due complici. Dopo l'importante sequestro, i Carabinieri di Breno e Clusone hanno chiuso il cerchio sugli altri componenti dell’organizzazione. Il valore dello stupefacente sequestrato avrebbe fruttato 800 mila euro, una cifra ritenuta il gettito mensile garantito dal narcotraffico. •

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