Società partecipate
La Comunità e il Bim
preparano gli addii

Cosa succederà alle tante società partecipate da Bim e Comunità montana che per legge devono essere abbandonate? È un problema aperto, che inizierà a materializzarsi domani sera durante le assemblee dei due enti convocate dai rispettivi presidenti Cristian Farisè (è il nuovo responsabile del Gruppo civico al posto di Corrado Tomasi, e lascerà il posto al sindaco di Losine Mario Chiappini) e Gian Maria Rizzi.

I DELEGATI dei Comuni dovranno affrontare il Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni (la cosidetta legge Madia). Quali? Il Consorzio dei Comuni, che è la «cassaforte» della Comunità, ha in portafoglio quote consistenti a partire dal Consorzio della Castagna (46,40%), dall’Azienda elettrica di Valle Camonica (40%) e dalla cooperativa sociale Il Cardo (34,27%), e partecipazioni importanti nella Funivia Boario/Borno spa (32,59%), nella Baradello 2000 spa (13,33%) e nella Montecampione Ski area srl (7,87%). Il Bim detiene anche il 32,115% della srl Siv (Servizi idrici Valle Camonica), il 25,13% del Gal Sebino, Valcamonica e Val di Scalve, il 26,9% di Impresa e territorio (l’Incubatore d’imprese), il 14,09% di Cissva e il 5,87% della Centrale del Latte di Brescia.

Con la Comunità montana, che è al 24,76%, il Bim ha una partecipazione del 16,05% nella Valsaviore spa che, intestata nello Chlaet Pineta di Cevo, da tempo è in fase di liquidazione, senza dimenticare l’8,80% della cooperativa Alpini di Valle Camonica, proprietaria del rifugio Bazena, e delle quote di Valle Camonica servizi.

Il maggior ente comprensoriale possiede la percentuale maggiore, il 14,14%, del Consorzio della Castagna, detiene il 14,09% della Cissva, il 13,04% di Impresa e territorio, il 5,03% del Gal e il 5% della Siv. La Comunità controlla poi al 100% col Bim «Blù reti gas» e a sua volta pesa nella Funivia Boario/Borno e nella Baradello 2000. L.RAN.

Suggerimenti