«Sono previste esenzioni e ci siamo ridotti la paga»

di AL.ROM.

«Una decisione presa a malincuore, ma necessaria per garantire la salute del bilancio comunale». Il sindaco di Pisogne Federico Laini spiega così la scelta di aumentare l’addizionale comunale Irpef dal precedente 0.6 al prossimo 0.8. «La causa va ricercata nella situazione deficitaria nella parte corrente del bilancio, ovvero quella relativa agli introiti e alle spese necessarie per far sopravvivere la macchina amministrativa». SONO però state previste esenzioni e compensazioni: «Abbiamo deciso di portare la soglia di esenzione a 12.500 euro, per cui chi non la supera non sarà tenuto a pagare l’imposta. Inoltre abbiamo scelto di tagliare del 20% i nostri stipendi». Detto che anche la stessa giunta Invernici, ora in minoranza, alzò l’irpef dallo 0.4 allo 0.6 nel 2015, ecco che risuona il ritornello sui compensi per gli amministratori: «Nel prossimo bilancio previsionale - spiega Laini - sono stanziati 55mila euro alla voce compensi. Cifra analoga a quella stanziata nel 2017 dall’attuale minoranza allora al governo, che solo a metà 2018 decise l’azzeramento. Quindi, di cosa stiamo parlando?». Sulla questione poi dei 100mila euro da destinare alle consulenze esterne, Laini si toglie un sassolino dalla scarpa: «A bilancio non sono previsti quei soldi, che sono invece un tetto massimo di spesa indicato in un altro documento. Serviranno comunque per pagare il lavoro di un esperto che si occuperà dell’Edilizia privata e dell’Urbanistica, che la giunta precedente aveva deciso di unire in una sola figura di riferimento generando problemi all’Ufficio tecnico, che ora noi risolviamo così». Infine si sta mettendo mano anche all’ufficio Tributi, i cui compiti erano stati dati in gestione a cooperative esterne da Invernici.

Suggerimenti